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Ultimo Aggiornamento: 24/09/2012 15:14
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24/08/2009 10:45
 
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wow aspetto i nuovi capitoli quando li posti ??? :-)= grazie
24/08/2009 10:55
 
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Sul blog sono arrivato al capitolo 13...oggi posterò il capitolo 14.

Qua domani posterò il capitolo 11
24/08/2009 11:13
 
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me li fai proprio soffrire eh??? furbetto d'un furbetto
24/08/2009 16:22
 
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Pubblicato il CAPITOLO 14

milarexxx.blogspot.com/
24/08/2009 16:33
 
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postaliiiiiiiiiiiiiiiii
25/08/2009 11:51
 
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ricordati di postare i nuovi capitoli
25/08/2009 13:37
 
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CAPITOLO 11
Il viso di Amanda si contraeva dal piacere. La stavo scopando da dietro ormai da più di mezz’ora mentre il ridicolo zio legato come un salame osservava la scena che si presentava a pochi centimetri dalla sua faccia pietrificata.
- Si, Roberto , scopami, scopami! – urlava Amanda ad ogni mio colpo.
- Guarda tuo marito, guardalo mentre ti scopo e digli cosa pensi di lui – incalzai io.
- Si, ok, si, ma tu non smettere, amo il tuo cazzo!! – ormai Amanda urlò presa dall’orgasmo che stava giungendo.
- Dì a tuo marito la differenza tra me e lui! Dì che il suo ridicolo cazzettino non potrà mai soddisfarti!! Diglielo!!!! – urlai mentre con una mano le stringevo forte il seno di sinistra.
- Si, Arturo sei un coglione! Non sai scoparmi ! Mi vergogno di averti come marito! –
- Si, Amanda , guardalo negli occhi! –
- Si, si , si, guarda come mi fotte Roberto, guarda come ti ha umiliato, si..si…siiiiiiii – venne accasciandosi al suolo.
Appena si riprese da quel piacere che le avevo provocato, le posi il mio cazzo ancora duro e iniziò uno splendido pompino di fronte al marito.
- Ne vuoi un po’ Arturo? – rise Amanda mentre iniziava a baciarmi il glande turgido del mio cazzo.
- Guarda Amanda, è pure eccitato quella merdaccia di tuo marito! – risi con gusto.
- Hai ragione, guarda che fusillino duro che ha in mezzo alle gambe, sei davvero ridicolo Arturo! – mentre con una mano pizzicava con la mollettina dei capelli il suo cazzetto duro.
- Sai a cosa sembra Amanda? –
- No, dimmi –
- Hai presente i capunsei che si mangiano nell’alto mantovano? –
- Si, quelli fatti col pane, hai ragione, ha proprio un capunsei in mezzo alle gambe! –
- Sei ridicolo zio, sei un uomo che non vale un cazzo, vali quanto un capunsei – e risi con gusto mentre Amanda venne inondata dal mio caldo sperma.
Mi ricomposi e lasciai alla moglie l’arduo compito di slegare il marito. L’avevo legato così tanto che aveva i segni delle corde su tutto il corpo. Lo guardai con odio e ribrezzo, mi abbottonai i jeans e mi misi le scarpe e uscii dalla camera da letto per dirigermi in giardino per fumarmi una sigaretta prima di andarmene a letto.
Me l’accesi e guardai la luna. Era piena . Rifletteva la sua luce nel laghetto dove tenevamo le trote e quell'atmosfera mi incuriosì tanto da avvicinarmi alla riva.
C’era una pace nell’aria, una tranquillità in acqua in antitesi alla vivacità e aggressività dell’atmosfera in camera da letto di mio zio. Ne ero stato il protagonista, il guerriero ed ora mi riposavo ai margine del lago come un vincitore che si rilassa dopo una sfida.
- Assomigli a me da giovane – sentii una voce familiare dietro alle spalle.
Mi voltai era mio padre.
- Ciao Pà ! – risposi riguardando l’acqua del laghetto.
- Ero come te, un grandissimo figlio di puttana ! –
- Dici?-
- Si, ho appena sentito che hai combinato in casa di zio Arturo –
- Beh, se non lo facevo io, l’avrebbe fatto qualcun altro non trovi? –
- Probabile –
- E’ un sottomesso, un coglione! –
- Può essere –
- Si, lo è, ed io ho solo fatto ciò che lui non è in grado di fare a sua moglie, farla godere! –
- Non tutti sono stalloni ! –
- Giusto, quindi che vuoi dirmi? –
- Perché dovrei dirti qualcosa? –
- Perché Pà tu non parli mai senza motivo, quindi se sei venuto qua devi per forza venirmi a dire qualcosa –
- No, volevo solo raccontarti una storia –
- Dimmi se non è troppo lunga – risposi seccato.
- Sei uguale a me, stesso carattere, stessa arroganza ! –
- Allora dimmi questa cavolo di storia no? Così poi ce ne andiamo a letto! –
- Ok, devi sapere che quando ero un giovane come te, ero nell’esercito. Avevo fatto tante missioni e un giorno ritornai a casa. Credimi nel periodo di guerra mi ero scopato le donne come si mangiano le arachidi l’ultima notte dell’anno. Una dopo l’altra. Avevo quasi il disgusto. Tornato a casa dopo aver scopato le mogli di alcuni miei amici , incontrai tua madre. Fu amore e da quel giorno, credimi ho attaccato le scarpette al chiodo. Capii più tardi che lo facevo per una delusione d’amore del passato e solo quando tua madre mi fece sorridere di nuovo , io tornai l’uomo che ero. Quindi un giorno capirai che cosa ti spinge ad umiliare così le persone e troverai la pace.
- E’ differente Pà, io non sono stato mai deluso da nessuna.
- Dici? –
- Si –
- Sarebbe sufficiente che dicessi un nome – disse mio padre Samuele guardandomi negli occhi.
Lo guardai con rabbia e me ne andai , lasciandomi alle spalle il lago e mio padre.
In quel momento una lacrima mi scese ed odiai tutto me stesso per quelle lacrime. Feci la valigia e me ne andai consapevole che non sarei mai più ritornato nella dimora dei miei.

( continua )
25/08/2009 14:38
 
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25/08/2009 14:47
 
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me cojoni come dicono a bolzano e' veramente avvincente potrebbe tranquillamente essere la sceneggiatura di un film....porno :-)
25/08/2009 15:01
 
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Re:
talebanodimilano, 25/08/2009 14.47:

me cojoni come dicono a bolzano e' veramente avvincente potrebbe tranquillamente essere la sceneggiatura di un film....porno :-)




e io cosa avevo detto [SM=g1715290] [SM=g1686583]



nessuno mi ascolta [SM=g1687958]



[SM=g1687978]
25/08/2009 16:25
 
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Stasera arriverà il capitolo 15...per talebano domani mattina arriverà il 12

Ahhhahah..sembra come SKY e MEDIASET...c'è chi vede prima e chi dopo...ahah
25/08/2009 17:13
 
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zsi infatti mi sembra come lost stagione 3 episodio 1 poi vai su sky e vedi che sono stagione 9 episodio 15 :-) io sono in delay :-)
25/08/2009 17:14
 
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Re: Re:
Libertina666, 25/08/2009 15.01:




e io cosa avevo detto [SM=g1715290] [SM=g1686583]



nessuno mi ascolta [SM=g1687958]



[SM=g1687978]




liberty se vuoi ne parliamo :-)
25/08/2009 20:31
 
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25/08/2009 20:34
 
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vai capo, ora diffondo il tuo verbo su facebook!
25/08/2009 20:43
 
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Re:
LovelyHilt, 25/08/2009 20.34:

vai capo, ora diffondo il tuo verbo su facebook!




Grazie Lovely!! [SM=g1686494]
25/08/2009 20:53
 
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Re: Re:
(_Milarexxx_), 25/08/2009 20.43:




Grazie Lovely!! [SM=g1686494]




I'm working for you!!! [SM=g1715283]
25/08/2009 20:55
 
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Re: Re: Re:
LovelyHilt, 25/08/2009 20.53:




I'm working for you!!! [SM=g1715283]




Ok, se sei in altri forum blog..etc postalo pure lì il link

milarexxx.blogspot.com/
25/08/2009 20:58
 
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ok daje!
26/08/2009 16:38
 
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mila qui su mediaset aspetto la nuova stagione :-)
26/08/2009 20:58
 
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CAPITOLO 12 ( per talebano che non paga SKY !! )
Era il 24 settembre, il giorno del mio compleanno. Era ormai più di un mese che mi ero trasferito con Patrick in un grazioso appartamento alle porte di Verona. Con Patrick l’affiatamento cresceva e diventammo grandi amici, forse l’unico amico che avevo nello spogliatoio della squadra. Non avevo più fatto ritorno a casa da quella notte in cui avevo umiliato zio e non avevo più notizie perché avevo cercato di tagliare i ponti con la mia famiglia. Ormai avevo 19 anni, e grazie al rimborso spese che il Chievo mi dava riuscivo a mantenermi con tranquillità.
Inoltre ero diventato l’amante fisso di Sabrina, la moglie del mio allenatore , e lei mi allungava ad ogni nostro incontro una bella foglia verde da 100 euro per aumentare il mio tenore di vita.
Eravamo alle porte dell’inizio della stagione calcistica ed il ritiro era quasi terminato. Ero diventato il leader dentro e fuori dal campo.
Ad un allenamento Mirko mi fece un tunnel ed io al termine della sessione pomeridiana di fronte a tutta la squadra e all’allenatore lo richiamai verbalmente facendogli capire che mai e poi mai avrebbe dovuto fare un tunnel ad uno come me.
- No! Mi rifiuto – sbottò Mirko.
- Cosa? – mi precipitai davanti al suo naso urlando.
- Mi rifiuto, chi cazzo ti credi di essere? Siamo stanchi del tuo atteggiamento! –
- Sicuro? – dissi guardando il resto della squadra.
- Si – rispose con voce strozzata da un pianto che stava sopraggiungendo.
- Allora ora chiedo a tutta la squadra se il mio atteggiamento non va bene, sei d’accordo Mirko? – lo guardai con occhi infuocati.
- Si – la sua voce diventava sempre più flebile.
- Allora, secondo voi ha ragione questo pezzente e segaiolo o ho ragione io a pretendere che un ragazzino che non è in grado di soddisfare sessualmente la propria compagna non si permetta di fare un tunnel a colui che quotidianamente si sbatte la moglie del mister !- urlai guardando la mia squadra.
In un angolo, l’allenatore sbiancò . I miei compagni di squadra si voltarono verso di lui cercando una sua reazione. Lo stesso Mirko lo guardò incredulo pensando che sarebbe scoppiato il finimondo tra me e il mister.
Invece non ci fu reazione, il mister mi guardò , guardò Mirko e lanciandomi la fascia di capitano mi disse :
- Roberto è il capitano, penso che abbia il carisma per portare la squadra a grandi risultati –
Qualcuno rise, qualcun altro ancora non si rendeva conto delle parole del mister dopo che avevo confessato davanti a tutti che mi scopavo sua moglie.
- Grazie mister, non se ne pentirà – lo guardai consapevole che ormai avevo in mano la squadra.
- Mirko, da ora in poi né te né nessun altro in squadra deve permettersi di contrariare il capitano, altrimenti verrà messo fuori rosa – disse il mister guardando Mirko che dallo stupore si era seduto sulla panchina dello spogliatoio.
Mi tolsi i boxer e mi buttai sotto la doccia con il mio cazzo penzolante e duro che si era eccitato dal fatto che il mister aveva accettato la sua inferiorità nei miei confronti.
Uscito dallo spogliatoio, c’era Sabrina ad aspettarmi.
- Tuo marito è proprio un cornuto ! – le dissi.
- Ah si? Sai che novità! Ma che è successo ? – mi disse Sabrina , baciandomi leggermente sulle labbra.
- Mah, ho confessato di scoparti ogni qual volta mi venga duro e lui mi ha pure fatto capitano della squadra –
- Davvero? Ahah – rise con gusto massagiandomi la patta dei pantaloni.
- Si, quindi è un cuckold? – la guardai negli occhi.
- Si, di quelli in fase terminale – sorrise facendo sempre più pressione sul mio cazzo.
- Cioè, spiegati !-
- Nel senso che accetta che sono altri a scoparmi, accetta di non far sesso con me! –
- Ah, ma non è geloso? –
- Beh tesoro, sono stata brava io a fargli accettare piano piano tutto questo! –
- Ma non si rende ridicolo , l’ha accettato davanti a tutta la squadra , che rispetto vuoi che abbia la squadra ora di lui? –
- Ma non hai capito amore? Ormai lui ha dato il potere a te! Gestirai te la squadra in campo e farai te la formazione. Lui sarà solo l’allenatore di facciata! –
- Che coglione ! – sbottai io.
- Eh si, ma sai quanto si eccita ad essere umiliato così? Dovresti vederlo. Ora come ora sarà rinchiuso nel bagno dello spogliatoio a farsi l’ennesima sega della giornata col suo cazzo ormai impotente ! –
- Dici? –
- Si, ormai viene a cazzo moscio , le abbiamo provate tutte, ma non diventa più un oggetto di piacere, ma un oggetto di derisione. –
- Che stronza che sei, quasi quanto me! –
- Quindi dici che l’allieva ha superato il maestro? –
- Direi che ci sei quasi vicina – le dissi, alzandola da terra e baciandola con passione.
- Bene – rispose ricambiando il bacio.
- Allora andiamo! – le dissi.
- Dove? –
- A casa tua, ma non quella sul lago, voglio scoparti nel tuo letto matrimoniale mentre tuo marito sta in cucina a prepararci la cena ! –
- Interessante come proposta … -
- Ho in mente qualcosa! –
- Tipo? –
- Curiosa, saprai quando giungeremo là. –


( continua )
26/08/2009 22:05
 
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CAPITOLO 16
Fresco fresco arriva il capitolo 16

milarexxx.blogspot.com/
27/08/2009 09:12
 
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bella mila mi eccita sempre piu'
27/08/2009 23:32
 
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CAPITOLO 13
Raggiungemmo la loro villetta a Bussolengo. Fuori sul piazzale l’auto del mister . Parcheggiammo , sorrisi a Sabrina che ricambiò e ci avviammo verso l’ingresso principale della casa. Appena inserì le chiavi di casa, dall’altra parte della porta il mister disse :
- Ciao amore, bentornata! –
Ma la scena che gli si presentò davanti non era sicuramente quella che si immaginava. Quel giorno Sabrina indossava una camicetta bianca con una gonna nera che di poco superava il ginocchio. Aveva un intimo nero ben evidente sotto la camicetta e un paio di sandaletti neri tacco 12. Entrammo in casa mano nella mano, come due fidanzatini e lo guardammo.
- Ah ci sei anche tu Roberto! – esclamò stupito dalla mia presenza.
- Salve mister, problemi? – risposi.
- Eh , non so, sono confuso ora! – cominciò a sudare freddo.
- E perché amore? Forse non ti immaginavi della mia relazione con Roberto? – sentenziò Sabrina.
- Si, amore, avevo capito già da tempo! Avevo capito che avevi “ simpatizzato “ con lui. Ti avevo visto fuori dall’allenamento aspettarlo tre giorni fa e quello fu la conferma della vostra relazione. –
- Bene, mio caro mister, quindi nulla in contrario? – rimbalzai io.
- No, Roberto, penso che mia moglie se ti ha portato qua , ti ha raccontato della mia situazione. Io soffro d’impotenza, un problema che negli ultimi anni si è aggravato e quindi ho deciso che per un mio problema mia moglie non doveva smettere di fare ciò che ama, il sesso. – disse con tranquillità il mio povero allenatore.
- Caro, quando ti sento dire così, provo così tanta tenerezza – rise Sabrina – ma in fondo hai capito che se non avessi accettato che io potevo continuare a vivere, ad avere rapporti sessuali, a provare piacere, a godere come ogni donna dovrebbe, io ti avrei lasciato! –
- Si, lo so amore –
- Quindi non permetterti mai più di fare il marito romantico che per amore mi lascia scopare altri uomini, sei penoso! –
- Si, scusami amore – e chinò il capo.
Nel vedere quella scena, rimasi perplesso. Un uomo dal carattere come il suo, dall'eccellente carriera calcistica, ridotto come un essere inferiore dalla moglie. Come se l’impotenza avesse cancellato la sua dignità di essere umano. Agli occhi della moglie era così , ormai lo considerava un’amica nemmeno un’amico. Lo riteneva asessuato, un essere incapace di reazione. E lui confermava che la teoria della moglie fosse giusta.
- Quindi ora caro, vai in cucina e preparaci due aperitivi e poi non romperci più! – ordinò la moglie.
- Ok, tesoro, come vuoi te – e si precipitò in cucina per farci i due cocktail.
La guardai, era terribilmente sexy in quella situazione, me la sarei scopata immediatamente e selvaggiamente fregandomene dell’allenatore che avrebbe sicuramente origliato in cucina.
- Certo che l’hai addestrato proprio bene! – sorrisi mentre con una mano le accarezzavo da sotto la gonna la coscia destra.
- Te l’avevo detto! Ma non è sempre stato così, ho dovuto ridurlo così. All’inizio si ribellava il coglionazzo. Poi ha capito che o così oppure doveva urlare al mondo la sua impotenza visto che una donna che decide di andare con lui deve mettersi il cuore in pace – mi rispose Sabrina sbaciucchiandomi il lobo dell’orecchio.
- Si, capisco e quindi non sono il primo uomo che porti a casa in sua presenza? –
- No, ma sei il primo che vive nel suo ambiente, l’unica dignità che gli era rimasta, ma che oggi ha perso . Ormai non gli rimane nulla. Gli rimane solo l’accettare questa situazione e goderne. -
- Sicura che ne gode? –
- Oh si, all’inizio pensavo che non fosse un cuckold, ma poi vidi che pian piano quando raccontavo i miei racconti con altri uomini, la sua rabbia si trasformò prima in gelosia e poi finalmente in eccitazione. Ora vive in un continua stato di eccitazione causato dall’umiliazione che ogni giorno subisce. –
- Sei perfida Sabry! –
- Si, ora baciami tutta, voglio sentire le tue labbra sui miei capezzoli, voglio che li baci come un bambino succhia dalle mammelle ricche di latte della madre –
- Non vedo l’ora – e le strappai la camicia senza sbottonarla. Le guardai il seno e tolsi il reggiseno. Le sue poppe rimasero libere e iniziai una dolce danza di lingua sui suoi capezzoli turgidi.
- Si, Roberto, si continua , siiii!!!!!!!!!! – iniziò a gemere talmente la situazione la rendeva eccitata e vogliosa.
La guardai e ripresi a succhiarle il seno, le feci dei succhiotti gigantesci come segno di possessione in modo che il marito per qualche giorno avesse ricordato la situazione di quel tardo pomeriggio.
- I due prosecchi sono pronti – sentii dietro le mie spalle. Mi voltai ed era il mister vestito da maggiordomo con in mano due bicchieri di prosecco.
- Grazie caro, ora puoi sparire dalle palle così io e Roberto possiamo fare l’amore senza che nessuno ci disturbi? – lo fissò senza pietà Sabrina.
- Si, ok io vado – e mentre stava per sparire dal salotto, feci un fischio e si girò :
- Prima porta anche due salatini! – ordinai al mister – Che dopo aver fatto sesso mi viene fame! - .
Sabrina scoppiò a ridere mentre il mister tornava in cucina per prepararci gli stuzzichini per completare l'aperitivo.


( continua )
28/08/2009 01:24
 
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CITTADINO
Ho letto gli ultimi capitoli, la parte dedicata all'eros è piuttosto varia, come poi le varie relazioni che ha prima con la zia, poi con Sabrina e poi con Martina; l'unica cosa che mi lascia un po' interdetto è il protagonista che in partenza è già un individuo molto arrogante e brevemente diventa ancora più 'stronzo' toccando limiti che forse vanno troppo oltre, in fin dei conti è pur sempre un racconto erotico, una lettura piacevole, non un romanzo thriller.

Mi riferisco in particolare all'episodio dell'allenatore che si vuole suicidare, perchè un conto è essere nel mondo del cuckold per gioco o perversione, un altro è esserne intrappolati magari essendo pure depressi per un problema che attanaglia milioni di uomini. E' anche vero che ogni tanto Roberto fa intravedere dei barlumi di umanità (si innamorerà di Martina?), ma la scena del 'quasi-suicidio' non l'ho capita molto.

Se la tua intenzione era di estremizzare una situazione che ti è capitata (non posso saperlo) mi dispiace, non voglio giudicarti o tantomeno 'bocciare' la tua opera (anzi, mi piace, è carina l'idea del 'telefilm erotico' a episodi), ma sarei anche curioso di sapere perchè hai voluto portare la storia su questi binari (immagino che tu voglia dare un taglio profondo alla storia, affrontando temi correlati al cuckold, ma non direttamente al sesso, insomma, non sempre la solita solfa del tizio che scopa la moglie perchè è dotato come un cavallo e basta).

Scusatemi se sono stato eccessivamente prolisso e se ho preso troppo seriamente il racconto.
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