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Ultimo Aggiornamento: 24/09/2012 15:14
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21/08/2009 00:01
 
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21/08/2009 09:09
 
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mila please postami qui il settimo sigillo ops capitolo grazie
21/08/2009 10:02
 
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Re:
talebanodimilano, 21/08/2009 9.09:

mila please postami qui il settimo sigillo ops capitolo grazie




A fine giornata li posto aggiungendo anche il nono capitolo, le anteprima sul mio blog. Scelta commerciale..ahahah
21/08/2009 10:09
 
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ehehhe furbetto.....me li fai proprio sospirare!!!!! cerca di farlo prima delle 17 se no poi vado a casa ahahahaha
21/08/2009 11:52
 
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CAPITOLO 9
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Postato ora il capitolo 9...mi sento il stephen king dell'erotismo...ahahah
21/08/2009 11:53
 
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sei un grande. non vedo l'ora di poterli leggere sto Roberto mi infoia di bestia.....ma e' una autobiografia??? :-)
21/08/2009 11:56
 
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Re:
talebanodimilano, 21/08/2009 11.53:

sei un grande. non vedo l'ora di poterli leggere sto Roberto mi infoia di bestia.....ma e' una autobiografia??? :-)




A breve farò un'intervista..ma alcune cose rimarranno dei segreti..eheheh
21/08/2009 14:02
 
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DIVINITA'
BRISEIDE

Sono solo al secondo capitolo è sono già eccitata!
AAAdoro i racconti erotici!
e il nostro mila è magnifico!

Briseide
Divinità non si nasce, si diventa.

21/08/2009 14:10
 
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non dirlo a me bla non vedo l'ora di vedere gli altri
21/08/2009 16:03
 
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Posto qua il capitolo 7 e capitolo 8
Per la gioia di Talebano...invece per i capitoli 9,10 e sta uscendo l'11..dovrai aspettare domani o venire sul blog.

Ricordo che ora potete anche commentare direttamente sul blog visto che non dovete registrarvi, basta che vi firmiate col nick del forum per capire chi siete! ciao e grazie blapapina...mmmmmmmm
21/08/2009 16:04
 
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CAPITOLO 7
Arrivammo in una splendida villa sul Lago di Garda, precisamente sui colli sopra Bardolino. Sabrina per tutto il viaggio mi raccontò di quanto la sua vita coniugale fosse alquanto piatta , a causa della vita lavorativa del marito, prima come calciatore e poi come allenatore. Mi raccontò che erano ormai anni che lei aveva una seconda vita e grazie alle sue amiche aveva potuto nasconderla al marito cornuto. In passato mi disse che aveva avuto una relazione con un famoso attore, amico di famiglia , con i rispettivi partner ignari di tutto. Sabrina mi disse che era rimasta colpita dal mio giovane fascino e dal fatto che nonostante avessi solo 18 anni ne dimostravo almeno 8 in più. Le feci capire che apprezzavo il complimento tenendo la mia mano ferma sulla sua coscia mentre lei guidava e facendo salire il vestitino fino a raggiungere la sua vulva fradicia di umori.
Scesi dall’auto e mi accesi una sigaretta e Sabrina mi seguì a ruota chiedendomi l’accendino.
- Quindi è qua che tu e il cornuto vivete? –
- No, questa è solo la casa sul lago – rispose soffiando il fumo verso di me
- Beati voi, il calcio rende –
- Beh dipende dai punti di vista –
- Cioè –
- A mio marito ha reso delle corna che manco si immagina – rise Sabrina.
- Immagino –
- E tu che mi dici, è giusto lasciare una bella donna come me insoddisfatta? –
- Dico di no, ma il motivo di questo atteggiamento del mister ? –
- Sai , tesoro, c’è chi può e chi non può –
- Vero, e lui non può , immagino… - la guardai negli occhi.
- Si, invece te … - guardandomi fissa la patta dei pantaloni che mostrava la mia erezione in tutta la sua durezza.
- Invece io… - mi avvicinai cingendo la sua vita e portandola verso di me.
- Tu puoi, dio se puoi – e la mano di Sabrina si pose delicatamente a livello della cerniera pronta a farla scendere per liberarlo .
- Ti piace il cazzo vedo? – risposi ormai convinto che Sabrina non desiderasse altro.
- Si, mi piace, quello bello, quello grosso, quello duro –
- E ti piace baciarlo? –
- Si, mi piace leccarlo, gustarlo, mangiarlo, assaporarlo, ingoiarlo –
- Sei proprio una bella maialina, sai? –
- Si, ed ho tanta voglia di scopare –
- Wow, che aggressività, mi fai quasi paura –
- Dubito, far paura a te, mi fai quasi ridere –
- Perché? –
- Perché si sa, si sa che il grande Roberto non ha paura di nulla e di nessuno –
- Questa voce mi è nuova , e chi l’avrebbe messa in giro? –
- Si dice il peccato, non il peccatore, però sappi che se giochi nel Chievo è perché qualcuna ha interagito per te –
- Tu? –
- No, non ho questi poteri, io al massimo posso chiedere al presidente di acquistare un massaggiatore ma non un calciatore – e rise soffiandomi ancora addosso il fumo.
- Allora chi? –
- A tempo debito saprai tutto , ora baciami –
Iniziai un bacio lungo e lentissimo, un’intreccio di lingue si formava nelle nostre bocche desiderose in quel momento di pensare solo al nostro piacere mandando a puttane lei il suo matrimonio, io la mia carriera calcistica. Emanava un profumo di sesso al quale nessun uomo avrebbe mai potuto resistere. Mi disse di seguirla in casa e la seguii come un cane segue il suo padrone, ma con la certezza che in questa situazione l’unica che scodinzolava era lei per il mio cazzo.
Entrammo in casa e ciò che trovai non era esattamente ciò che immaginavo.

( continua )
21/08/2009 16:04
 
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CAPITOLO 8
Avevo letto su internet di esperienze di bondage ma non avevo mai praticato. Sabrina quella notte me la fece vivere. Entrando in casa , mi trovai di fronte un salotto settecentesco che richiamava la Parigi dell’epoca.
- Buon gusto – dissi.
- Ti piace? – rispose Sabrina.
- Sai in genere l’antichità , le mummie come tuo marito , non è che mi attraggano, ma devo dire che hai gusto nell’arredare –
- Sempre la battuta pronta te? – disse ridendo – Comunque non l’ho arredato io, è stato il mio maritino, nonché tuo mister, è lui l’uomo di casa.
- Ah si? E ti lava anche le mutandine dopo che scopi coi tuoi amichetti? – risposi io guardandola fissa negli occhi.
- Può essere, dici che se ne accorgerà? –
- Non credo di solito la ingoiano –
- Stupido!!! –
- Perché non ti piace? –
- L’adoro –
- Lo so, si vede che ti nutriresti solo di sperma –
- Adoro gli uomini stronzi come te, così sicuri di sé, mi piaci –
- Immagino che lo dici a tutti quelli che hai portato qua – risposi per vedere quanto puttana fosse.
- No, in genere sono loro che mi portano in lussuosi hotel – facendomi dolcemente l’occhiolino.
- Beh allora perché questa eccezione con me? –
- Perché con te voglio provare una cosa nuova – e mi indicò la tavola.
Sopra la tavola c’erano grovigli di corde ed un foulard nero ; inoltre sulle sedie erano appoggiati 2 teli di seta color rosa.
- Vuoi fare un corso di taglio e cucito? – dissi ridendo.
- Che scemo che sei!! –
- Ah ok, ho capito vuoi farmi un vestito, sei una sarta!! – ormai era divertente prenderla in giro cercando di non farle capire che avevo capito dove volesse arrivare.
- No, sciocchino, voglio fare sesso con te, voglio fare del bondage –
- Del chi? –
- Del bondage , non dirmi che un don giovanni come te non conosce il bondage –
- Eh no… - e mentre dicevo queste parole , presi una corda dal tavolo e gliela circondai in vita.
- Ah così ho scoperto qualcosa che il ragazzino non conosce? –
- Sai, io sono buono – le sussurrai mentre le presi i polsi e li legai dietro alla sua schiena.
- Mmh, secondo me non sei poi così tanto buono –
- Dici? Allora vediamo se ho capito cosa intendi per bondage –
- Sentiamo tesoro –
- Diciamo che un’idea per sfruttare al meglio quel materiale che hai preparato ce l’ho, però tu devi fare la brava bambina , capito? –
- Sarò bravissima, basta che ti sbrighi non resisto più da quanto ho voglia di essere scopata da te –
- Bene, allora ora mettiti contro quella colonna in centro alla stanza ? – le dissi spingendola verso la colonna tenendo la corda che le legava i polsi – Ed ora io ti benderò con questo fazzoletto nero in modo che non potrai vedere nulla, e vivrai l’esperienza con il resto degli altri sensi .
- Ok, d’accordo Roberto.
Legai la corda che le teneva i polsi dietro la schiena alla colonna, poi presi i due teli e li intrecciai in modo da legarle il collo e tenere i due capi terminali nelle mie mani in modo che allargando e tirando verso di me i due capi , Sabrina veniva pian piano strozzata dai teli. La spogliai completamente e la vidi in tutta la sua bellezza. Le baciai i piedi e salii pian piano raggiungendo la folta peluria della sua vulva ormai estremamente umida. Le infilai la lingua nella fessura provocandole un dolce piacere che a fatica riuscì a contenere .
- Ti prego, scopami, ti prego Roberto, non ce la faccio più – cominciò ad urlare ansimando e tremando.
- Stai tranquilla, altrimenti non te lo do – risposi con cattiveria.
- No, ti prego, ti prego, ti prego – urlò ancora più forte Sabrina.
Poi mi spogliai completamente e misi nella sua mano il mio cazzo eretto ormai talmente duro che aveva solo voglia di entrare in una vagina desiderosa ed affamata. Sabrina iniziò a masturbarmi prima lentamente poi con foga senza vedere nulla essendo bendata ma dall’ammiccamento delle labbra della sua vulva e dal suo continuo ansimare penso non avesse mai preso in mano un cazzo così grosso.
- Ti piace? –
- Mmmm –
- Ahaha, mai preso in mano un cazzo così? –
- No –
- Come lo senti? –
- Duro ! Sembra una verga d’acciaio –
- Non sembra, lo è – dissi ridendo.
- Stronzo , dai dammelo –
- Ok –
La presi in braccio infilandole tutto in un colpo il mio cazzo. Entrò senza fatica essendo lei lubrificata dai suoi umori e ci mise pochi minuti a raggiungere il primo orgasmo talmente era infoiata.
- Ora Sabrina, ad ogni mio colpo tirerò le corde e tu sentirai una sensazione strana, ti sembrerà di morire, sei pronta? –
- Si, fammi tutto ciò che vuoi, sto godendo –
- Ok!
Iniziai e ad ogni colpo, tiravo verso di me i teli e allargavo le braccia e sentivo lei soffocare tra le mie mani, poi rilasciavo facendole prendere aria per poi ricominciare.
Non so quanti orgasmi raggiunse quella notte, ma una cosa era certa, quella donna aveva dato in mano a me la possibilità di decidere del suo respiro, di decidere ad un certo punto di tirare completamente le corde e soffocarla in un’istante. Quella donna desiderava talmente il mio cazzo da arrivare a lasciarsi fare questa cosa. Capii che quel coglionazzo del mio mister oltre non capire un cazzo di tattica, fuorigioco e pressing , non capiva un cazzo di figa!

( continua )
21/08/2009 16:27
 
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ti prego sono eccitatissimo stasera penso di legaer la mia mogliettina al letto....mettimi anche gli altri capitoli
21/08/2009 16:50
 
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CAPITOLO 10
Pubblicato anche il capitolo 10

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PS : Talebano non legare la moglie che non voglio averla sulla coscienza!!!!!!
21/08/2009 17:07
 
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si si la faccio divertire in stile bondage....dai postami i capitoli please
21/08/2009 17:12
 
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Re:
talebanodimilano, 21/08/2009 17.07:

si si la faccio divertire in stile bondage....dai postami i capitoli please




No Talebano, i capitoli 9 e 10 verranno postati domani pomeriggio qua. Se vuoi vederli, solo nel blog. Una scelta mia..ahah...anche sadica...ahaha
21/08/2009 17:38
 
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ti piace il sadismo?
21/08/2009 17:59
 
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L'idea di base è molto bella, la personalità del ragazzo forse un po' troppo forte vista la sua giovane età. Complimenti ancora.
22/08/2009 15:04
 
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CAPITOLO 11
Postato ora il capitolo 11

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Ps : Grazie Greco!!! Il ragazzo è giovane ..hai ragione..ma saprò stupirti...eheh
23/08/2009 14:10
 
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CAPITOLO 12
Pubblicato il capitolo 12 della saga MASCHIO.

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23/08/2009 21:00
 
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CAPITOLO 13
Pubblicato anche il capitolo 13

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24/08/2009 07:29
 
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ehi mila dove sono i cnuovi capitoli :-)
24/08/2009 10:31
 
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CAPITOLO 9 e 10
CAPITOLO 9

Sabrina mi riaccompagnò a casa e vide che anche io non stavo poi così male economicamente ed infatti mi sussurrò :
- Visto che il signorino ha le vigne, un giorno potremmo farlo in mezzo all’uva se ti stuzzica l’idea? –
- Mah, vedremo se farai la brava, ora vado, è stato un piacere Sabrina –
- Si, credo che siano stati tanti piaceri per me – disse ridendo e partì velocemente verso il marito cornutone che l’aspettava a casa credendola ad una mostra di Van Gogh a Brescia.
Mentre percorrevo la strada sterrata , ripensavo a Sabrina e al mister. Lui così serio e composto, così duro negli allenamenti ma così molle tra le quattro mura domestiche. Mi faceva pena e credo che quella notte perse la mia stima e volevo solo trovare il modo per fargli capire che da ora il nostro rapporto non sarebbe stato tra allenatore e giocatore, ma tra cornuto e colui che gli scopa la moglie.
Mi accesi una sigaretta prima di rientrare a casa , quando all’improvviso :
- Hai scopato un’altra donna? – . Mi voltai era Amanda. Vestiva solo una corta minigonna e mostrava il suo seno contenuto in un reggiseno che faceva fatica a contenerlo.
- No, non ho scopato! –
- Non ci credo, stronzo ! –
- E anche se fosse? –
- Come anche se fosse? –
- Mi pare che qua la persona che è sposata non sia io ma tu!! Io sono libero di fottermi ogni sgualdrina che mi capita !! –
- No!
- Come no? Amanda non rompermi le palle altrimenti il mio cazzo non lo vedi più! –
- No, amore, lo voglio ora! – urlò Amanda.
- Che cazzo urli? Vuoi svegliare tutti compreso quel cornuto di tuo marito? – risposi soffiando fuori il fumo della sigaretta.
- No, voglio fare l’amore! Voglio il tuo cazzo – e si inginocchiò stringendomi forte la coscia destra.
- Non fare la cretina, ho già scopato ! – e la scansai prepotentemente.
- Lo sapevo, sei uno stronzo! Io ti stavo aspettando a casa e tu scopi con altre ! Sei uno stronzo ! – urlò non accorgendosi che la luce della stanza di camera sua si era accesa.
- Ascolta Amanda, ho scopato ed ora sono stanco , domani ti scoperò ! Ora lasciami fare la doccia ! – risposi seccato.
- No, almeno permettimi di farti un pompino ! –
- Ho detto di no! –
- Sei uno stronzo! –
E mentre la presi per i capelli ed iniziai a baciarla come una puttana, la finestra di camera sua si aprì e scorsi quegli occhi, quegli occhi che ci avevano spiato la prima volta. Era quel fottuto cornuto di zio Arturo, lo fissai e continuai a baciare sua moglie davanti a lui. Ma ero troppo incazzato con Amanda per quella reazione che non mi fermai. Guardai ancora zio Arturo e urlai :
- Coglione che guardi? Stai guardando quanto puttana è tua moglie? –
- Roberto, che fai ? – disse Amanda preoccupata dalla situazione che stava precipitando.
- Amanda , guarda il coglione come ci guarda, guarda come ha aperto la finestra per guardare in giardino e vedere suo nipote che si scopa sua moglie , guardalo il cornuto, il minidotato, il pezzente ! –
- Roberto, ti prego , calmati – tentò Amanda di tranquillizzarmi invano.
- No, Amanda! No! Ma non finisce qua Arturo! Questa notte te la ricorderai finchè vivi ! – e nel dire le ultime parole mi precipitai, scaraventando Amanda per terra, verso la porta d’ingresso della casa di zio Arturo pronto a salire in camera per dargli un’umiliazione che gli avrebbe cambiato la vita.


( continua )


CAPITOLO 10

Salii le scale in fretta e furia talmente ero arrabbiato ; avrei ammazzato un cinghiale a mani nude in quel momento , ma la scena che mi si presentò davanti quando aprii la camera matrimoniale di mio zio e Amanda fu una scena umiliante per il povero zio.
Era lì fermo e immobile nascosto dietro la tenda della finestra, si intravedevano solo i piedi che fuoriuscivano da sotto. Mi avvicinai e a mano aperta gli mollai un ceffone in modo che agitandosi uscii da quel pietoso nascondiglio.
- Ma ti sei visto? Che cazzo volevi fare ? Nasconderti? Dietro le tende? Coglione! – gli urlai ormai fuori di me.
- Scusa , scusa, ti prego non farmi del male Roberto – piagnucolò lo zio Arturo.
- Secondo te, mi sono fatto una corsa fin qui per non farti nulla ? – e gli presi un orecchio e lo alzai cinque centimetri da terra.
- Ti prego, scusami, davvero, non volevo spiarvi! –
- Ma che cazzo dici? Uno ti scopa la donna e tu chiedi anche scusa? Sei un coglione! – gli urlai sputandogli in bocca.
- Si, hai ragione, ma ti prego non farmi nulla.-
Il povero zio Arturo era in condizioni pietose : il suo riporto era spettinato ed era ancora più ridicolo poichè indossava mutandoni anni ’20 stile Paolo Villaggio in Fantozzi e portava una canotta bianca-giallastra talmente venisse indossata con frequenza.
Lo guardai bene, era veramente ridicolo, e decisi di divertirmi un po’.
- Bene , caro zietto, ora sto pensando a cosa farti – gli urlai
- Cos’hai in mente? –
- Nulla, mio caro zio, voglio esaudire un tuo sogno! –
- Quale? –
- Quello di vedere la tua donna scopata da un vero uomo, quello di vedere quanto sei cornuto, quello di assistere ad un orgasmo della tua signora, capito coglionazzo? –
- Se è questo che vuoi – rispose sistemandosi quei ridicoli mutandoni.
- Ahah, vuoi farmi credere che non è questo che vuoi? – e gli strappai alcuni peli che fuoriuscivano dalla canotta provocandogli un dolore lancinante.
- Si, hai ragione! –
- Ho sempre ragione, cazzo, sempre, la vuoi capire? –
- Si, Roberto hai ragione! –
- Inginocchiati! –
- Cosa? –
- Ho detto di inginocchiarti mollusco! – gli urlai facendo pressione sul suo capo calvo in modo che si inginocchiò all’altezza del mio cazzo.
- Vedi? - gli dissi mostrandogli la mia patta dei pantaloni – Io ora potrei farti succhiare il mio cazzo talmente non hai reazione, talmente sei una merda –
- Si – rispose sempre più spaventato.
- Ma mi fa schifo!! Mi fa schifo che un coglione come te possa succhiare la mia verga, lo capisci? –
- Si Roberto, capisco perfettamente –
- Quindi con te farò un altro gioco che ho imparato stasera –
- Quale? –
Mi voltai e c’era Amanda sulla porta. La sua espressione era impaurita ma anche divertita per come trattavo quel povero ebete di Arturo.
- Amanda, vai a prendere le corde in stalla! – ordinai indicandogli la stalla che si vedeva dalla finestra della loro camera.
- Che vuoi farci , amore? – rispose Amanda scodinzolando verso di me.
- Non preoccuparti, vai e torna subito! –
Amanda scese dalle scale e quando sentii la porta dell’ingresso chiudersi, guardai ancora mio zio Arturo ancora inginocchiato e piagnucolante.
- Lo vedi che sei un coglione, vero? –
- Si, ma ti prego, non farmi del male –
- Te l’ho detto, io faccio quel cazzo che voglio, capito? –
- Si, ma… -
- Niente ma ! –
Amanda tornò dopo pochi minuti e mi diede le corde che le avevo ordinato di andare a prendere.
- Ora mio caro cornuto ti legherò come un salame !! Si hai capito bene ti legherò come si lega un salame in modo che avrai paralizzato gambe e braccia!! Ma prima spogliati !! Completamente!!! –
- Ma… -
- Niente ma!!! – e gli mollai un ceffone tra guancia e orecchia.
- Ok! – e iniziò a togliersi i mutandoni e la canotta.
Rimase nudo, era veramente ridicolo. Aveva un pistolino di 6 cm , moscio . Il prepuzio era praticamente rinsecchito. Presi le corde e spintonandolo cominciai a legarlo. Lasciai fuori in una posizione tattica il suo miniscolo pene e lo buttai ai piedi del letto in modo che potesse assistere alla scopata tra me e sua moglie.
- Amanda, dove tieni le mollette per i capelli – mi rivolsi alla moglie.
- Perché? –
- Sei nella fase dei perché Amanda? Passami questa cazzo di molletta !! –
Amanda prese dal suo portagioie 2 mollette e me le diede. Una me la misi al mignolo, l’altra la aprii e l’applicai al pisellino dello zio Arturo.
- Bene , ora sei perfetto! Sei il gran visir di tutti i coglionazzi! Sei perfetto! – dissi ridendo.
- Roberto, ti prego, mi fa pena – disse Amanda accarezzandomi il petto.
- E’ questo che deve fare !! Pena!! La sua funzione nella società è quella di far pena! Non è un uomo! Non sa scopare! Non sa reagire ! E’ solo un maledetto segaiolo e guardone del cazzo! – e dicendo queste ultime parole gli mollai un calcio allo sterno.

(continua )
24/08/2009 10:45
 
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wow aspetto i nuovi capitoli quando li posti ??? :-)= grazie
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