Antica Grecia

prima o poi doveva succedere

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    CITTADINO
    00 25/09/2011 10:09
    Era un po’ di tempo che mi divertivo a giocare con le foto della mia mogliettina. Avevo aperto un profilo e pubblicato alcune foto, naturalmente sempre censurate nel viso, sono sempre stato molto geloso della mia privacy e poi, il gioco era diretto solo a me, lei non ne sapeva nulla.
    Non avevo mai trovato il modo di dirle o chiederle di partecipare a questo tipo di gioco. Sono sicuro che non avrebbe mai accettato di pubblicare sue foto, neppure con la garanzia del viso coperto. Per la verità mi sono sempre domandato cosa ne pensasse di tutte le foto che le facevo, chissà cosa pensava ne facessi. Probabilmente credeva le usassi per masturbarmi nei periodi di “magra”. Sicuramente non immaginava le regalassi ad estranei su internet.
    Non soddisfatto di averle pubblicate azzardai ad aprire un profilo mascherato su Facebook identificandomi come un amante del couckismo e iniziando ad inserire alcune foto soft ma col tempo, spinto dai continui complimenti ne avevo pubblicate altre, sempre censurate nel viso ma con lei a corpo completo sul letto di casa o fuori.
    Le richieste di amicizia arrivavano in continuazione ed io cercavo di scegliere a chi darla e a chi no. Tra i tanti a cui avevo dato l’amicizia con qualcuno avevo anche interagito con messaggi. Ad uno in particolare avevo dato la mia email e il mio contatto in msn.
    Si faceva chiamare Sberla85 e la sintonia con lui era stata da subito naturale. Mai invadente, mai troppo volgare e sempre più curioso di vedere la mia mogliettina senza veli. Mi aveva detto di essere della provincia vicino e di essere felicemente fidanzato con intenzioni serie di sposarsi a breve e pure lui ci teneva alla sua privacy, per questo mi sentivo sicuro e nell’arco di alcune settimane gli avevo raccontato praticamente tutto delle mie fantasie sessuali. Gli avevo detto del mio desiderio di vedere la mia mogliettina sempre più disinibita, di mostrarla in pubblico e di vederla corteggiata e scopata da qualcun altro in mia presenza. Gli avevo spiegato la mia situazione e di come ritenessi impossibile l’avverarsi di tali fantasie. Lui si era dimostrato sempre accondiscendente, mai una volta che avesse tentato di forzare la cosa. Si accontentava, diciamo così, di vedere le foto di lei che gli giravo via email sempre censurate nel viso.
    Poi una delle tante sere in msn in cui ci si incontrava per chattare e segarci a vicenda sulle foto di lei, era divenuta talmente tanta la confidenza e la mia fiducia nei suoi confronti, che azzardai la proposta di vederci in cam a viso scoperto. Sberla tentenno parecchio ed io gli risposi che capivo la sua voglia di privacy e che lo accettavo e avremmo tranquillamente proseguito il nostro scambio di email senza vederci in cam.
    Fatto da sta che da quella volta ci fu un silenzio assoluto. Niente, più nessuna email, più nessun messaggio in msn. Nulla di nulla. Sberla si era dileguato.
    Passarono alcune settimane nelle quali io gli scrissi alcune email chiedendo di farsi vivo e di scusarmi ma da parte sua nulla. Così a malincuore detti l’addio al mio amico di seghe Sberla.
    Deluso cancellai il mio profilo da Facebook e mi catapultai su LMO dove intrapresi altre conversazioni con altri amici.
    Una sera mi trovavo solo a casa perché la mia bella era andata ad una cena tra colleghe ed io avevo organizzato un incontro in msn con un altro utente con il quale condividevo le foto delle nostre mogli. Il programmino della serata prevedeva scambio di foto e mega sega finale in cam dove ci mostravamo solo le “parti basse” a vicenda. Quella sera a rovinare tutto arriva un quarto d’ora dopo l’uscita di mia moglie la telefonata di mio cognato che mi chiede il favore di dargli un occhio al suo PC portatile perché aveva alcuni problemi con la configurazione di una quelle chiavette ricaricabili per internet.
    A malincuore, viste le suppliche del cognato (più giovane di me e fidanzato con la sorella di mia moglie, anche lei una gran gnocca sulla quale non ho sprecato le seghe!) accetto di dargli un occhio al pc e lo faccio venire a casa mia. Mando un messaggio in msn al mio amico che mi aspettava dicendogli che purtroppo dovevo rimandare il nostro giochetto e se riuscivo mi sarei liberato il prima possibile per connettermi in msn.
    Spengo il PC e suona il campanello. Per fortuna che il cognatino era stato di parola e si era precipitato da me. Prima me la sbrigavo e prima avrei ricontattato il mio amico su msn.
    Lo faccio entrare e ci accomodiamo sul divano. Mi porge il suo PC, lo accendiamo e collego la chiavetta, nel frattempo gli chiedo il cd con i driver e lui mi dice che non ce né bisogno perché ha già salvato tutto sul PC in una cartella del disco C chiamata temp-internet, tra me e me mi sono augurato avesse fatto le cose apposto e non avesse dimenticato di salvare qualche file, magari proprio quella che mi serviva per configurare la chiavetta.
    Lui si era seduto accanto a me pronto a scrutare il mio operato perché voleva capire bene tutti i passaggi nel caso ne avesse avuto bisogno in seguito.
    Nel frattempo il PC si era avviato e come mi era stato detto rapidamente mi porto con il mouse su risorse del computer, disco C ed ecco la cartella temp-internet doppio clik e la apro con altrettanta rapidità.
    Cazzo! Credo mi si sia fermato il cuore all’instante, vampata di calore fino all’ultimo capello e gola secca!
    Avevo davanti a me una sequenza di foto di mia moglie con il viso censurato in tutte le pose che bene conoscevo visto che le avevo distribuite io. Rapidamente cercai di riprendere la calma alla ricerca di una qualsiasi motivazione per cui fossero li. Pensai che forse il mio cognatino era un frequentatore di LMO e le avesse scaricate da li senza rendersi conte che fosse la sua cognata, oppure che il mio vecchio amico, scomparso nel nulla, si divertisse a regalare ad altri le foto di mia moglie spacciandole per sue e così via.
    Il tutto in una frazione di secondo. Così, alzando il viso, azzardai una domanda cercando di abbozzare un sorriso ingenuo: “e queste da dove arrivano?” fingendo di non riconoscere mia moglie come soggetto “Come da dove arrivano? Ma dai, me le hai mandate tu…………. io sono Sberla!” Azzo la sua risposta mi lasciò senza fiato.
    Avevo chattato e massaggiato per un mese intero con mio cognato che con molta probabilità aveva riconosciuto subito mia moglie e se l’era gustata senza farsi riconoscere. Ripensavo a tutte le volte che c’eravamo visti prima di quella sera e come lui avesse sempre fatto finta di nulla.
    Vedendomi ammutolito proseguì lui “non ti avrei mai svelato che ero io, ma poi tu mi hai chiesto quella sera di svelarci in viso, sui due piedi ho avuto paura della tua reazione e ho chiuso tutto, poi ho riflettuto e ho deciso che era giusto svelarmi”.
    Io non sapevo cosa dire. Così proseguì lui “allora non sei contento? In fondo almeno le foto non sono finite in mani di chissà chi. Ma non ti sei mai posto i rischi che hai corso con questo gioco? Beh, ma immagino che l’eccitazione era toppo forte per porti questi dubbi vero vecchio porco?” pacca sulla spalla.
    Ed io ancora muto. “Dai, vai a predere il tuo portatile che stasera siamo soli e voglio godermi la cognatina senza veli e censure!” Lo guardai e mi uscì un “stai dicendo sul serio?” e lui “ ma certo! Dai che muoio dalla voglia di vederle e lo so che in fondo in fondo anche a te eccita l’idea. Io abbozzai un “ma, non so se…” poco convinto e lui insistette.
    Mi alzai e andai in camera a prendere il PC, glielo portai e glielo porsi “no, no” mi disse “collegalo alla tv che me le godo meglio in grande!”. Ed io che senza battere ciglio tornai con il cavetto e collegai il tutto, entrai e nella cartella nascosta e lo spettacolo ebbe inizio.
    Le immagini scorrevano lentamente una ad una con lui che le commentava e mi diceva di volta in volta avanti o indietro. Ad un certo punto tirò pure fuori il suo cazzone in tiro, devo dire che rimasi stupido di quanto fosse più grande del mio, e iniziò a menarselo di gusto. Quando vide la mia faccia stupita mi disse “ma dai, tra soci una sega ci sta!, dai tira fuori anche il tuo e menatelo! Sarai sicuramente su di giri” ed io “ma no, sinceramente non è che mi eccita particolarmente…” “dai non ci credo, fammi vedere se è vero!” io cercai di resistere un po’ ma alla fine fui costretto a tirarlo fuori e a fargli vedere che aveva ragione. In effetti ero parecchio eccitato dalla situazione e non potevo nasconderlo.
    Come lo vide sorrise immediatamente soddisfatto “vedi che avevo ragione! Vecchio porco, dai segati anche tu” e ancora “certo che le tue dimensioni gridano vendetta con una bella gnocca come tua moglie! Meriterebbe di più…. Guarda qua….” E continuava a menarselo.
    Così ce lo menammo andando avanti a vedere le foto e ad ognuna voleva sapere quando e come le avevo scattate, fino a che venni prima io e poi lui.
    Ci ripulimmo e sistemammo, poi volle che gli scaricassi sul suo portatile tutte le foto del mio archivio (che erano veramente tante) e si congedò con un “hei mi raccomando! Acqua in bocca con la mia fidanzatina! Lei non dovrà mai sapere niente di questo nostro gioco!” e ancora “vedrai che io e te ci divertiremo. Non ti preoccupare ci penso io. Ti fidi di me vero.. cornutone?”.
    Ed io come un ebete feci si con la testa senza proferire parola, accompagnandolo alla porta.


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    cadere_pulito
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    CITTADINO
    00 26/09/2011 16:57
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    scriptor
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    CITTADINO
    00 27/09/2011 16:27
    oddio e che ho scritto di male?
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    cadere_pulito
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    CITTADINO
    00 27/09/2011 22:47
    non hai scritto niente di male,mi ero solo immedesimato all'idea del cognato che ti filava
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    scriptor
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    CITTADINO
    00 30/09/2011 23:38
    Passarono alcuni giorni senza che ne io ne lui ci sentissimo. Poi arrivò il sabato sera e come era abitudine ci ritrovammo per l’uscita serale, io con mia moglie e lui con la cognatina. Devo ammettere che mi sentivo parecchio a disagio e cercavo in tutti i modi di sfuggire ai suoi sguardi. Temevo addirittura di restere da solo con lui. Ed infatti poco prima della fine della serata avvenne. Nel disco-pub restammo da soli sui divanetti mentre le due sorelle si erano portate in pista a ballare. Lui era seduto da una parte del divanetto ed io da quella opposta. Le luci erano soffuse e la musica ad alto volume. Questo mi dava una sorta di sicurezza.

    Ed invece poco dopo il cognatino si alza e si siede vicino a me. Mi guarda con un sorrisetto sotto i baffi e mi dice: “certo che la tua mogliettina non la pensavo così disinibita” ed io “ma va, guarda che ogni volta per farle le foto devo sempre insistere e poi lei non sa che le vede qualcun altro” “si certo” mi risponde immediatamente lui “ma quelle che avete fatto sulla spiaggia a Capo Verde? Quelle lei si è completamente spogliata e in quel momento qualcuno avrebbe anche potuto vederla…” Io un po’ a disagio replico debolmente che la spiaggia era deserta e poi, aggiungo eccitato dal pensiero, a me non sarebbe dispiaciuto se fosse anche capitato. Lui mi guarda, si guarda in giro e poi mi dice “sai cosa faccio? Adesso vado a ballare con la tua bella, tu stai qua e goditi lo spettacolo”. E così dicendo si alza e si avvia verso la pista da ballo. Io spalanco gli occhi e mi volto verso mia moglie che è rimasta, in mezzo ad altri, ma sola in pista, la sorella deve essersi allontanata per andare al bagno o al bar, che balla dandoci le spalle.

    Vedo che lui la raggiunge ed inizia a ballarle vicino, da dietro, non si capivo bene ma non credevo si stesse strofinando. Poi vedo che lei si volta e si dicono qualcosa, lui le cinge un fianco e con l’altra mano prende la sua e mima un valzer, fanno un paio di giravolte e alla seconda noto che la mano di lui è scesa un po’ più giù dei fianchi. Il sangue mi ribolle immediatamente ma nello stesso tempo sento crescere anche l’eccitazione e con lei anche il mio arnese in mezzo alle gambe.

    La canzone termina e nel frattempo la cognatina fa ritorno in pista. Lui sposta le sue attenzioni su di lei e la mia mogliettina viene a sedersi accanto a me.

    Come prende posto vicino le chiedo a bruciapelo “divertita?” e lei “si non c’è male, ci sa fare il cognatino… (un piccolo momento di pausa) .. e non solo a ballare!” “cioè? Cosa intendi?” le chiedo. “beh, mentre ballavamo si è strusciato su di me senza tanti complimenti e quando le ho chiesto se non stava esagerando mi ha risposto nell’orecchio che se mi dava fastidio bastava dirglielo e avrebbe smesso”. “e tu cosa le hai risposto?” “nulla! Non sapevo cosa dire e sono rimasta senza parole…. Non so cosa gli sia preso stasera… è sempre stato così riservato” Ed io per rassicurarla subito “beh dai, avrà gli ormoni su di giri e tua sorella non lo avrà ancora soddisfatto, e poi non ha fatto nulla di male infondo, anzi, dovresti esserne lusingata se rivolge le sue attenzioni su di te anzichè sulla tua sorellina più giovane… eh eh”.

    A queste parole la mia mogliettina se l’è cavata con un “ma smettila” con tono lusingato e il tutto si è chiuso li.

    La serata nel discobar si è poi conclusa, un drink e ritorno a casa. Prima di metterci nelle nostre rispettive auto, mentre le due sorelle camminavano qualche metro più avanti, il mio cognato mi dice: “stavo pensando, domani pomeriggio noi pensavamo di andare all’Outlet a fare acquisti per il mare… perché non porti anche tu la tua puttanella, le potresti regalare qualche costume e intimo nuovi, che ne dici?” io, stavo ancora pensando al termine usato per definire mia moglie che come un ebete ho detto un si poco convinto. “ah, falle indossare quella gonnellina di jeans e una camicetta e naturalmente sotto un bell’intimo a perizoma, il più sexy che ha che domani me la voglio godere dal vivo” ed io “cioè? Cosa intendi fare?” “tu non ti preoccupare che domani dovrai solo fare quello che ti dirò io, ok? Altrimenti non vorrei mai che la tua mogliettina prendesse per sbaglio in mano il mio cellulare…” e così facendo mi mostra il suo telefono che come sfondo riportava chiaramente una foto con il culo nudo di mia moglie in primo piano! Indecifrabile per chiunque ma non di certo per noi che quella foto l’avevamo scattata. Accennai un “ma” e lui “ti piace il mio nuovo sfondo? Eh eh meglio di quelli scaricati da internet, e domani voglio godermelo dal vivo”. Nel frattempo eravamo arrivati alle auto e congedandoci con un “a domani” facemmo ritorno a casa.

    Arrivati nel nostro appartamento accennai a mia moglie il programma per il pomeriggio e la mia intenzione di regalarle un costume e qualche intimo da indossare nelle vacanze al mare, naturalmente lei ne fu entusiasta ed io però le dissi “ad una condizione!” “e quale?” fece lei “che indossi quella gonnellina in jeans che tanto mi piace con la camicetta bianca e sotto il completino nero a perizoma, quello che mi manda sempre su di giri perché ti disegna un culetto da urlo!” “ma, non so, non mi sembra il caso…” “beh allora niente regalo…” e lei subito “ok ok, mi vestirò come dici tu, ma se poi il tuo cognatino va ancora su di giri la colpa sarà solo tua!” “non ti preoccupare e poi, sarà eccitante provocarlo” “il solito maiale depravato”.

    E mentre lei terminava di dirlo io l’avevo già presa da dietro baciandole il collo e spogliandola rapidamente. Fu una di quelle scopate infuocate da non dimenticare e mentre la prendevo nella mia testa già scorreva il film del giorno dopo.

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    scriptor
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    CITTADINO
    00 02/10/2011 23:55
    La mattina seguente il risveglio fu come al solito quello di tutte le domeniche. Colazione insieme e poi qualche faccenda di casa lei ed io a gironzolare per casa. In realtà io non facevo altro che pensare al pomeriggio. Combattuto fra l’eccitazione della nuova esperienza che il mio cognatino aveva in mente e il terrore che mia moglie venisse a conoscenza delle foto.

    Poco prima di pranzo la vibrazione di un sms mi ha distolto da quei pensieri e concentrato sulla realtà. Era mio cognato che mi chiedeva se ero stato obbediente e bravo a convincere la mia mogliettina a fare quello che lui mi aveva chiesto. Un brivido mi corse dall’inguine fino all’ultimo dei miei capelli. Risposi di si e di non preoccuparsi. La sua risposta fu lapidaria: alle 14 mi aspettava davanti a casa sua a prenderlo.

    Cazzo, pensai, devo pure scorazzarlo in giro!

    In realtà, convincere mia moglie ad indossare quanto promesso la sera precedente fu un’impresa, ad un certo punto pensai di rinunciarvi e mandare un sms al mio cognato ma temevo la sua reazione.

    Per fortuna alla fine si convinse e mi si presentò davanti alla porta d’ingresso proprio come le avevo chiesto: gonnellina in jeans corta, tacco 10 cm e camicetta bianca. Ora restava solo da verificare se anche sotto era stata di parola.

    Non ne ero convinto del tutto, pensavo ad un compromesso dell’ultimo minuto, anche perché la mutandina era veramente un azzardo. Quell’intimo glielo avevo regalato per un S.valentino infuocato e l’avevo comprato in un sexy shop. La particolarità, oltre che ad essere a perizoma striminzito e pizzo davanti, era che aprendo le gambe si apriva anche la fessura tra le mutande. Insomma era uno di quei completi da porca che non le avevo mai chiesto di indossare uscendo.

    Vedendola arrivare, con un’espressione tra l’imbronciato e a disagio, allungai istintivamente una mano in direzione del sotto gonna. Lei subito si ritrasse chiedendomi cosa stessi facendo ed io con tono deciso le dissi che volevo verificare se aveva mantenuto tutta la promessa. La guardai dritta negli occhi e tornai ad allungare la mano sotto la gonna. Stavolta lei non si oppose ma con un gesto di disappunto si lascio toccare in mezzo alle gambe e poi si scostò portandosi verso la porta di casa con le chiavi in mano, “certo che l’ho indossato! E adesso non darmi il tempo di ripensarci e tornare indietro”. Io uscii dalla porta quasi senza rispondere ma con un sorriso di sorpresa. Ancora non ci credevo che le mie dita avessero toccato quella cucitura inconfondibile delle mutandine del sexy shop.

    Salimmo in auto e ci dirigemmo verso casa del cognato. Lungo il breve tragitto la mia mogliettina non fece altro che lamentarsi di cosa stesse facendo, di dove sarebbe arrivata se avesse continuato ad assecondarmi.

    Arrivammo davanti alla casa del cognato che già ci aspettava insieme alla cognatina fuori dal cancello.

    “Sei in ritardo” fu la prima cosa che disse salendo in auto e rivolgendosi al sottoscritto. Io spontaneamente gli risposi “hai ragione, scusami”. E credo che questa fu la prova per lui che ero pronto a fare tutto quello che lui avrebbe voluto.

    Durante il viaggio per arrivare all’Outlet si parlò di tutto, di cosa avevano in mente loro per le vacanze e di quello che avevamo in mente noi. Mio cognato sembrava molto interessato all’argomento e ad ogni meta ipotizzata da mia moglie rispondeva sempre con un “bello” ed io fantasticavo pensando ad una vacanza in “doppia coppia”.

    Arrivammo all’Outlet in poco meno di un ora, parcheggiamo e scendendo ci incamminammo verso le prime vetrine senza una vera meta. Le due sorelle si scambiavano battute su cosa stavano cercando per quel pomeriggio di shopping.

    La prima tappa fu per mia moglie che fermandosi davanti alla vetrina che metteva in mostra un paio di jeans attillati in tessuto leggero di una famosa marca ne rimase estasiata e insistette per entrare a provarli.

    Io borbottai che eravamo lì per costumi e intimo, soprattutto perché ero ansioso di scoprire cosa avesse in mente il cognato, ma entrammo tutti e 4 nel negozio. Speravo in una scelta rapida.

    Mentre mia moglie parlottava con la commessa per farsi portare il jeans della taglia giusta la sorella si aggirava per il negozio curiosando qua e là.

    Tornò la commessa con il paio di jeans e accompagnò mia moglie ai camerini ed io dietro a seguirla.

    Seguii la svestizione di mia moglie da fuori, scrutando ciò che avveniva da sotto la tenda del camerino, la vidi togliersi le scarpe con il tacco e i suoi piedini nudi toccare il pavimento, vidi cadere la mini gonna a terra e poco dopo la sentii tribolare infilandosi il paio di jeans nuovi che immaginavo attillati.

    Mentre mia moglie era dentro il camerino, sopraggiunse anche la sorella seguita dal mio cognato con in mano una specie di abitino intero estivo bianco ed entrò un paio di camerini più avanti.

    Pochi secondi e vidi mia moglie fare capolino dal camerino scostando la tenda. Si mise a specchiarsi voltandosi più volte e chiedendole come le stavano. Della mia risposta quasi non ne diede peso perché fu surclassata da quella di mio cognato che la riempì di complimenti di come le disegnassero un sedere perfetto ma concludendo il tutto consigliandole di provare una taglia in meno, secondo lui, visto il modello da portare attillato, le sarebbero stati ancora meglio.

    Mia moglie ci pensò un attimo ma poi acconsentì, rientrò nel camerino tirando la tenda dietro di sé, rividi da sotto togliersi le scarpe e sfilarsi i pantaloni e dopo pochi secondi fece capolino dalla tenda la sua mano con i jeans da cambiare, chiedendomi da dietro la tenda di chiedere alla prima commessa disponibile una taglia in meno.

    Non feci in tempo ad allungare la mia che mi precedette mio cognato che immediatamente, afferrati i jeans, mi fece segno con l’indice di tacere e di seguirlo e si avviò verso la prima commessa vicina chiedendole il cambio. Io lo seguii.

    Pochi secondi e la commessa consegnò nelle sue mani il nuovo paio di jeans. Prima di tornare al camerino mi ordinò di fermarmi li dove mi trovavo fino a che la mia mogliettina non fosse uscita con indosso il nuovo paio di jeans e di osservare per bene la scena.

    Feci un cenno di assenso e lo vidi avviarsi verso il camerino. Con stupore lo vidi scostare la tenda del camerino e infilarci dentro la mano con i jeans e… la sua testa!

    Si proprio così, come avevo fatto io chissà quante altre volte da bravo maritino che osserva la moglie nel camerino mentre si prepara, restando fuori dal camerino con il corpo lo vidi sporgere la testa dentro il camerino e restarci per un tempo indefinibile ma che comunque quantificai abbastanza da ammirare mia moglie che la immaginai in perizoma in attesa di provare i nuovi jeans. Un brivido mi scese fino all’inguine e mi ritrovai in un attimo tutto eccitato.

    Poco dopo vidi mia moglie fare capolino dal camerino con indosso il nuovo paio e cercandomi con lo sguardo. Quando i nostri occhi si incrociarono il suo sguardo era inequivocabile: mi stava chiedendo stupita cosa ci facessi li davanti allo scaffale delle cinture lasciando fosse mio cognato a portarle i jeans.

    Mi avvicinai e sentii lui che le confermava la bontà della scelta e lei che annuiva convinta e piuttosto rossa in viso. Non feci in tempo a dire niente perché nello stesso istante anche mia cognata uscì dal camerino con indosso l’abitino bianco estivo e tutti ci concentrammo su di lei.

    Le stava divinamente ma notai subito che il tessuto e il bianco lo rendeva piuttosto trasparente, vidi infatti che non era particolarmente convinta proprio per quel motivo ma mio cognato dopo un po’ di insistenza, la convinse a comprarlo.

    Le due sorelle rientrarono nei rispettivi camerini per rivestirsi e mio cognato mi si avvicino.

    “Cazzo! Complimenti! Davvero stupendo il perizzomino che indossava! Come immaginavo è stato ancora più eccitante dal vivo. La tua mogliettina ha un culo da urlo e credo non le siano dispiaciuti i miei complimenti. Anzi, credo proprio che si sia tutta bagnata. Non ho potuto verificarlo ma stai certo che prima della fine del pomeriggio te ne darò prova!”.

    Io, eccitatissimo dalle sue parole, non dissi nulla e gli sorrisi.

    La prima ad uscire dal camerino fu mia moglie ed insieme ci portammo alla cassa mentre il mio cognato restò nella zona camerini ad aspettare la cognatina.

    Come arrivammo alla cassa, mentre aspettavamo che la commessa venisse al bancone, mia moglie mi si avvicinò e a bassa voce mi disse “ma che cosa ti è saltato in mente? Pensavo fossi tu quello a cui avevo dato i jeans da cambiare e invece te ne stavi qua a guardare le cinture! Ma hai visto cosa ha fatto?” ed io “no, cosa ha fatto?” “beh è venuto lui a portarmi i jeans ma non si è accontentato di porgermeli! È entrato con la testa senza neppure avvisarmi e mi ha trovata voltata in perizoma che aspettavo te!” io, per stemperare la cosa le dissi in battuta “ah però il cognatino! Devi proprio attizzarlo per aver rischiato le tue cinque dita sulla sua faccia. E tu cosa gli hai detto?” “cosa vuoi che gli dicevo? Non mi ha lasciato neppure pensare e parlare che è partito subito in quarta a farmi i complimenti sul mio culo e sul perizoma che portavo! Mi ha detto che uno simile lo aveva visto in un sexy shop! Capisci? Mi ha detto che ha sbagliato sorella, che avrebbe dovuto provarci con me che sono più maialina!, ma ti rendi conto? Quello adesso penserà che sono una troietta che frequenta sexy shop!” ed io con tono ironico “beh, zoccolina con me quando scopiamo lo sei! Ti piace quando ti tratto da troietta, o hai il coraggio di negarlo?” e lei “beh si, ma che centra? Tu sei mio marito ma con lui….” allungò la mano furtivamente verso la mia patta dei pantaloni esclamando stupita “ma sei eccitato! Sei un porco! Per me lo hai fatto apposta a lasciargli fare!”Ed io “dai, cosa vuoi ci sia di male a giocare un po’ con il nostro cognatino… mandalo su di giri oggi ed immaginati che stasera si scoperà tua sorella pensando a te!” e dicendole ciò la bacia sul collo dandole una strizzata al sedere.

    Arrivò la commessa e con lei anche cognato e cognata.

    Pagammo ed uscimmo dal negozio. Le due sorelle qualche passo più avanti a commentare gli acquisti e noi poco più indietro. Mi prese a braccetto amichevolmente e mi disse “oggi mi sa proprio che mi divertirò, ho già in mente un’altra idea. Tu assecondami e non ti azzardare a contraddirmi altrimenti sai cosa ti aspetta…” si staccò da me e raggiunse le due donne più avanti lasciandomi indietro, solo e… eccitato come non mai.
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    montye
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    CITTADINO
    00 11/10/2011 22:50
    caspita....
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    scriptor
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    CITTADINO
    00 15/10/2011 12:38

    Dopo qualche minuto di passeggiata tra le vetrice dell’Outlet ci portammo davanti all’ingresso di uno dei tanti negozi che esponevano costumi. Mia moglie volle provare ad entrare per vedere se c’era qualcosa che potesse fare al caso suo.

    Ero alla ricerca in particolare di un costume piuttosto sgambato che le mettesse in risalto il suo lato B, possibilmente con il reggiseno a triangoli e laccetti. Naturalmente le mie idee contrastavano con le sue ma io ero intenzionato a convincerla.

    Ma i miei pensieri erano distratti dal capire il perché il mio cognatino, invece che entrare a darmi una mano per la scelta, se ne stava sulla soglia della porta e sembrava discutere con la cognata. Iniziai a fare mille pensieri mentre mia moglie scorreva i costumi in esposizione: pensai che forse lei aveva visto qualcosa e lui si stesse discolpando o cercando una scusa, oppure che avesse addirittura preso inavvertitamente il suo cell e scoperto le foto della sorella. Tremavo alla sola idea.

    Mentre pensavo a tutto questo mia moglie mi riportò alla realtà chiedendomi consigli sui costumi che voleva provare ed io le indicai alcuni tra quelli più succinti che mi stava indicando. Ci portammo così ai camerini, a differenza del negozio precedente questi non avevano la tenda ma una porta tipo saloon.

    Mia moglie entrò per provarli ed io ne approfittai per raggiungere i miei cognati che se ne stavano ancora sulla porta a parlottare. Chiesi loro cosa avessero e capii che il problema era il miniabito bianco che aveva comprato mia cognata poco prima.

    In particolare lei si lamentava che era troppo provocante e che era colpa sua se lo aveva comprato. Sosteneva che non lo avrebbe mai messo. Ad un certo punto lui se ne usci con una proposta: “io non ci penso nemmeno a tornare indietro, ma se tuo cognato è tanto disponibile…. che ti accompagni lui a cambiarlo con qualcos’altro. Se va bene a lui, andrà bene anche a me. Che ne dici?” e si rivolse a me. Capii che dovevo accettare la proposta e risposi affermativamente. La mia cognatina disse: “ok ma, mia sorella?” e lui “non ti preoccupare ci penso io a fargli scegliere i costumi giusti, io e lei ci intendiamo alla meraviglia” e mi schiacciò l’occhio.

    Ci incamminammo così per fare ritorno al primo negozio mentre con la coda dell’occhio vedevo il mio cognato entrare nel negozio e portarsi verso i camerini. Pochi secondi e mi arrivò un sms. “fai in modo che il cambio sia difficoltoso. cornutone”.

    Mi sobbalzò il cuore e capii che avrei dovuto temporeggiare il più a lungo possibile con la cognata.

    E così feci, le feci provare credo 4/5 vestitini e a tutti mi mostrai poco convinto per poi tornare a farle indossare il primo, che avevo notato le piaceva, e cambiare idea dicendole che effettivamente le stava a pennello e risultava meno appariscente di quello bianco.

    Naturalmente mi guardai bene da approfittare della situazione per spiare la cognatina, ero convinto che il cognato non avrebbe gradito e poi i miei pensieri erano tutti proiettati verso il negozio di costumi e pensare a cosa stessero facendo i due, ero eccitato e allo stesso modo tranquillizzato che non essendoci le tende non avrebbe potuto fare molto.

    Dopo circa 20 minuti abbondanti, dopo aver pagato la differenza alla cassa, fecimo ritorno al negozio dove mia moglie e mio cognato già ci aspettavano fuori. In particolare lei si dimostrò particolarmente scocciata della lunga attesa, mentre la sorella ci teneva a difendermi dicendole quanto ero stato carino ad accompagnarla per cambiare il vestito che invece il fidanzato maleducato non ne aveva voluto sentire ragioni.

    Le chiesi se avesse comprato qualche costume e mi rispose affermativamente ma alla mia richiesta di vederli subito mi rispose categoricamente che non era il momento e me li avrebbe fatti vedere indosso la sera a casa.

    Io non insistetti e lo sguardo compiaciuto di mio cognato mi lasciò piuttosto perplesso.

    Il pomeriggio proseguì fuori e dentro negozi per altri acquisti miei e di mio cognato e verso l’ora di cena fecimo ritorno a casa.

    Lungo la strada di ritorno mia moglie non pareva particolarmente loquace, ci pensò mio cognato ad intrattenerci con battute e discorsi vari, pareva piuttosto su di giri.

    Dopo averli riaccompagnati a casa fecimo ritorno anche noi a casa nostra e mia moglie si rifugò subito in camera da letto.

    Io ne aprofittai per accendere la tv e guardare i risultati della serie A fino a quando lei non mi chiamò.

    Arrivai in camera e la trovai con indosso il primo costume. Le stava divinamente, sgambato come piaceva a me e con il reggiseno leggermente piccolo per le sue tette che sembravano voler sbordare. Le dissi che le stava benissimo e lei rispose con un “merito di tuo cognato”. Ed a me salì un brivido fino alla testa.

    Mi fece uscire e rientrare dalla camera altre due volte per vedere altrettanti costumi, l’ultimo poi era addirittura a perizoma e la scelta mi lasciò a bocca aperta. “Ma non mi hai sempre detto che non lo avresti mai indossato un costume così?” “beh, ma tuo cognato ha talmente insistito che mi sono fatta convincere”.

    “ma come! Allora ti ha visto con questo costume?” “Beh, di che ti stupisci? Mi hai lasciata li sola con lui dopo che ne aveva già approfittato nell’altro camerino, cosa pensavi avrebbe fatto? Certo che mi ha visto con questo, …. E non solo”. A quelle parole lo sentii crescere in mezzo alle gambe.

    Infine mi fece uscire un’ultima volta per una sorpresa mi disse.

    Rimasi fuori dalla porta in trepidante attesa tutto eccitato, fino a quando non mi chiamò.

    Entrai e mi trovai di fronte mia moglie con un intimo mozzafiato. Per l’occasione si era rimessa il tacco alto del pomeriggio con un paio di autoreggenti che finivano con un pizzo nero, sorrette da dei laccetti di una micro giarrettiera in pizzo nero, un paio di micro mutandine praticamente trasparenti sul davanti e con un micro laccietto sul retro chiuso da un cuoricino in argento in alto, infine un reggiseno a balconcino sempre in pizzo nero ma con la particolarità che lasciava il seno praticamente scoperto. “allora come mi sta?” sui due piedi non risposi, ero letteralmente stupito della scelta. “allora?” “beh direi divinamente! Sei, sei…. … arrapante!” “non sembro un po’ zoccola?” ed io “beh… no dai…. Non direi….” Dissi titubante di offenderla anche se in realtà sembrava proprio pronta per fare quello. “ma, tuo cognato invece sosteneva il contrario…” disse lei a bruciapelo. Sentii una fiammata risarmi fino ai capelli e naturalmente il pisello esplodermi nelle mutande. “ma come! Ti ha visto anche così?” e mentre lo dicevo mi avvicinai, lei si girò ed io da dietro, appoggiando la mia erezione al suo fondoschiena e allungando le mani al seno, “beh, ha talmente insistito per regalarmelo che poi lo ha anche voluto vedere indossato” “e ma scusa e tu non ti sei opposta?!” le dissi fingendomi contrariato “beh, c’ho provato, ma dopo avermi vista in camerino mentre mi cambiavo tutta nuda per gli altri costumi… non mi sembrava il caso di negarmi” “ma cosa stai dicendo?!?” feci io fingendomi sempre contrariato mentre armameggiavo i capezzoli, e lei, allungando una mano in mezzo alle mie gambe “beh, comunque vedo che invece che incazzarti sei eccitato, aveva ragione lui” “e cioè?” “beh, sosteneva che tu ti saresti eccitato sapendo che mi ero mostrata a lui e direi che non si sbagliava, porcellino” e così dicendo si voltò, staccandosi da me, mi diede un bacio e mi allontanò decisa “dai, non sei tu quello delle foto osè? Dai, scattami qualche foto ricordo” e così dicendo mi porse il suo cellulare. Io, che stavo ancora pensando e immaginando a cosa potesse essere capitato in quel camerino, presi il suo cellulare e iniziai a scattare, una, due, tre, quattro foto in varie pose con la mia mogliettina che autonomamente sceglieva lei.

    Poi si avvicinò a me lentamente, mentre si toglieva tutto quello che aveva indosso e mi sussurò nell’orecchio “dai prendimi subito che sono tutta eccitata, stasera lo spompo il mio porcellino” parole che, abbinate al tono usato, non avevo mai sentito uscire dalla sua bocca.

    Mi slacciò la camicia, si inginocchio e slacciati i jeans me lo prese in bocca in un pompino da sogno. Non ce n’era bisogno, ero talmente su di giri che dovetti interromperla prima che di venirle in bocca in pochi secondi. Ci sdraiammo sul letto e nudi ci contorcemmo in varie posizioni con un sesso che per la prima volta sapeva di animalesco. La presi con foga da dietro dandole della zoccola e la sentii stranamente docile.

    Terminammo sdraiati sfiniti nel letto. Passarono alcuni secondi e poi mi voltai verso di lei e le dissi “ora però mi devi raccontare tutto. Cosa è successo in quel camerino”.

    Seguirono una serie interminabile di particolari su quello che era avvenuto e a cui io non avevo assistito.

    Mi raccontò che senza preavviso aveva sentito la porta del camerino aprirsi, mentre tutta nuda stava per infilarsi i primi slip da provare e in quella posizione non aveva potuto reagire se non cercando di coprirsi le parti intime per qual che poteva. Lui si era richiuso la porta alle spalle e le aveva ordinato di proseguire a cambiarsi che lui voleva godersi la cognatina dal vivo.

    Lei aveva cercato di farlo uscire ma, per paura di una figuraccia, aveva sempre tenuto la voce bassa per non farsi sentire, fino a quando esausta a poco a poco si era convinta che non l’avrebbe spuntata e si era rassegnata.

    Così aveva avuto inizio il suo spettacolino e che comunque lui non le aveva mai allungato le mani ma semplicemente si era limitato a farle una marea di apprezzamenti, a dirle di quanto io ero fortunato e che di sicuro sarei stato eccitato nel saperla esposta a lui. Non si limitò a guardare ma volle scegliere personalmente i costumi, fino a volerle regalare quel completino intimo, chiedendole espressamente di indossarlo davanti a me la sera per sapere io come avrei reagito. Avrebbe voluto da lei un resoconto delle mie reazioni.

    Lei terminò chiedendomi cosa avrebbe dovuto scrivergli ed io, assecondando il cognato, le dissi di dirgli la verità.

    Ci rivestimmo ed io tornai in cucina per apparecchiare la tavola per la cena, mentre lei se ne andò in bagno a lavarsi. Me ne stavo assorto nei miei pensieri quando mi vibrò il cell.

    Era un mms da parte del cognatino. Lo aprii e con grande sorpresa mi comparve davanti una delle foto che avevo scattato poco prima a mia moglie! Ma come era possibile? Non c’era altra spiegazione. Mia moglie gli aveva volontariamente mandato la foto. Ero esterefatto di come fosse riuscito in un pomeriggio ad obbligarla a quanto io non ero riuscito in 10 anni.

    Il messaggio era breve ma chiarissimo: “hai visto cornutone? La tua mogliettina è pronta per diventare la mia zoccola”. Chiusi il cellulare e mi toccai in mezzo alle gambe. Era tornato di marmo.
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    scriptor
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    Città: ANTRODOCO
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    Sesso: Maschile
    CITTADINO
    00 13/11/2011 11:08

    La mattina seguente, mentre mi trovavo al lavoro, mi arrivò un messaggio da mio cognato. Era uno di quei messaggi che non ammette repliche: “da oggi non dovrai più ne toccare ne scopare la tua mogliettina fino a mio nuovo ordine. Non mi interessa cosa ti inventerai. Obbedisci e basta”. Lo lessi e rilessi parecchie volte indeciso su come rispondere ed infine scrissi laconicamente: ok. Avevo firmato la mia resa incondizionata.

    Fu così che per i giorni a seguire cercai il più possibile di evitare contatti con mia moglie, sul divano la sera, in bagno mentre sapevo lei sotto la doccia, in camera mentre si cambiava.

    La cosa sembrava funzionare, se io non mi favevo sentire lei pareva non ricercare il sesso. Pensavo di poter controllare la situazione, almeno fino a quando una sera, tornato tardi da una riunione, mi ritrovai ad accogliermi mia moglie con il famoso intimo regalatole dal cognato.

    Come la vidi sentii crescere il desiderio, era più di una settimana e mezza che non lo facevamo e la cosa mi mandava su di giri, cercai di non darlo a vedere e le dissi “weh, cosa c’è da festeggiare?” Lei mi rispose “nulla, volevo solo farti una sorpresa” ed io: “beh, allora vuoi chiedermi qualcosa…” e lei invece di rispondermi mi venne incontro abbracciandomi e baciandomi il lobo dell’orecchio sinistro mi sussurrò: “ho semplicemente voglia di te”. Io non sapevo più cosa fare, il desiderio era tanto, ma non volevo trasgredire all’sms. Poi pensai che avrei potuto farlo, tanto lui non lo avrebbe mai scoperto. E se invece lei fosse stata d’accordo, o peggio lui l’avesse interrogata il giorno seguente? Cosa avrei potuto fare? Fare l’amore con lei e poi dirle “però cara, non dire niente al tuo cognatino”?!? … lei avrebbe scoperto che ero complice…

    No, non potevo, e così le dissi “dai, proprio oggi che sono stanchissimo! Mi dici sempre che sono troppo esigente ed oggi che non ne ho proprio voglia mi fai sta sorpresa?” lei ci rimase male, provò ad insistere con alcune moine, fino a che io l’allontanai scocciato.

    Terminammo la serata sdraiati nel letto uno accanto all’altro, con lei in lacrime che mi ripeteva che non le volevo più bene e che ne avevo un’altra ed io a giurargli che non era così, che ero solo stanco.

    Non potevo mettere a rischio il mio matrimonio e così il giorno seguente scrissi un sms al cognato: “ieri sera ho dovuto subire una scenata di gelosia, il gioco non mi piace più. Non posso rischiare di perdere mia moglie.” Dopo un paio d’ore mi arrivo la risposta: “non fare il coglione. Non ti puoi più tirare indietro se non vuoi che ti sputtani. Prenota x 4 sabato sera cena e poi cinema.”

    Ancora una volta mi aveva stupito. Il suo messaggio non mi lasciava alternative. Prenotai un ristorante non troppo vicino e il cinema alle 22:30. Gli risposi “ok fatto. Sabato ore 19 passiamo a prendervi”.

    E così arrivò sabato sera.

    Doccia, barba e mi cambia pronto per uscire, aspettai mia moglie seduto sul divano mentre lei si attardava come al solito in camera per cambiarsi e truccarsi. Pensavo e ripensavo agli ultimi giorni e a come stranamente lei non avesse più accennato al sesso. Sembrava quasi rassegnata.

    Poi fece capolino da corridoio del reparto notte e la mia bocca si spalancò in segno di sorpresa.

    Portava un miniabito bianco talmente corto che ogni due passi doveva abbassarselo per non far vedere l’inguine, capelli raccolti a coda di cavallo, trucco appena accennato se non per il rossetto vistoso e sandali con tacco vertiginoso.

    Mi vide stupito ma non mi chiese nessun consenso. Mi disse semplicemente: “allora, andiamo?” ed io senza dire una parola mi alzai e ci avviammo all’auto in garage.

    Vederla uscire così mi aveva risvegliato la gelosia ma allo stesso tempo, sarà stata l’astinenza prolungata dal sesso, mi stava eccitando da morire.

    Come fummo in auto, nel tratto che ci separava dalla casa di mio cognato, le chiesi se non le sembrava eccessivo e lei mi rispose decisa “sono due settimane con non ti interessi a me ed ora d’improvviso torni a notarmi? Sono uscita tutte le mattine per andare al lavoro in gonna corta e camicetta sbottonata e non te ne sei mai accorto….” Era vero, in effetti non c’avevo fatto caso ma ripensandoci aveva leggermente cambiato modo di vestirsi. Le chiesi perché. “beh, almeno se mio marito non mi guarda più, forse qualcun altro mi noterà” ed io “ma cosa stai dicendo? Sono stati solo giorni incasinati, ero stressato, vedrai che ora cambierà”. Ma non ne ero convinto neppure io. Aggiunsi: “e comunque se pensi di farmi ingelosire ad uscire così ti sbagli di grosso, al massimo mi puoi solo eccitare”. “ed infatti è quello che voglio e poi mi sono vestita così per tuo cognato non per te”. “come? In che senso?” “beh, nel senso che è lui che mi ha chiesto di vestirmi così” “ma come, quando vi siete sentiti? e tu hai accettato?” “certo, lui è un gran adulatore non come te e ti assicuro che sa come convincere una donna” “ e sentiamo, cosa ti avrebbe detto per convincerti?” “beh, mi ha detto tante cose ma soprattutto che infondo, a te, piace mettermi in mostra e che non avresti avuto niente da obbiettare” e dicendo così allungo la mano sulla mia patta trovandolo bello duro per l’eccitazione. “ed in effetti ancora una volta aveva ragione mi sembra”. “beh, ma che c’entra? Io sono eccitato perché sono due settimane che non lo facciamo…” “si si certo” mi rispose lei, ma non ci fu tempo di replicare, nel frattempo eravamo davanti alla casa dei cognati. Salirono in auto e ci dirigemmo al ristorante.

    Arrivati al ristorante fu mio cognato a fare gli onori di casa scegliendo personalmente i posti a sedere. Lui si ritrovò mia moglie a destra e la sua a sinistra. Io ero di fronte a lui.

    Arrivò il cameriere con le liste e mentre eravamo intenti a scegliere la sorella osservò a mia moglie come il suo abbigliamento fosse al quanto azzardato. Lei non fece una piega dicendo che ormai l’estate era vicina e non c’era nulla di male a scoprirsi un po’ e volgendo lo sguardo prima a me e poi a mio cognato cercò un cenno di assenso. Io mi limitai ad annuire mentre mio cognato la riempì di complimenti.

    La cena proseguì tra piatti e discorsi e mentre era del tutto normale vedere mio cognato che ogni tanto armeggiava con gli sms del cellulare mi stupii nel vedere che anche mia moglie ogni tanto si estraniava dai discorsi del tavolo per rispondere a qualche sms. Ero curioso di sapere a chi stesse rispondendo ma allo stesso tempo non volevo fare una scenata di gelosia al tavolo, per cui decisi di attendere la fine della serata per chiarire con mia moglie.

    Ad un tratto mia moglie si alzò per andare in bagno e chiese alla sorella di essere accompagnata.

    Le vidi allontanarsi dal tavolo in direzione del bagno e guardando mia moglie da dietro notai come quei tacchi la facevano ancheggiare sinuosamente e, ad ogni passo, il miniabito bianco si alzava leggermente e lei era costretta ad aggiustarselo. Portava chiaramente un perizoma striminzito, l’abito bianco non lasciava dubbi a tal proposito.

    Mi voltai verso mio cognato e lo trovai che già mi fissava. “ti piace come ho fatto vestire la tua zoccola?” ed io “beh, non avrei mai pensato avrebbe accettato di uscire così”.

    “non è stato poi così difficile, un po’ di adulazione e l’astinenza dal sesso ha fatto il resto, ma ora ti stupirai ulteriormente” chiesi cosa intendesse dire. “le ho chiesto via sms di regalarmi il perizoma che indossa”. “dunque è con te che messaggiava! Comunque non credo lo farà” risposi. “tu dici? Ma se è andata in bagno apposta! Le ho chiesto ti portarmelo al tavolo e una volta seduta di lasciarlo cadere in modo che io possa raccoglierlo.” La conversazione proseguì tra me e lui fino a quando le due sorelle non tornarono al tavolo.

    Cercai di capire se mia moglie avesse veramente fatto quanto chiesto e quasi mi stavo tranquillizzando con l’idea che alla fine non avesse ceduto, quando la sentii dire rivolta a mio cognato “credo ti sia caduto il tovagliolo” e lui “o grazie, lascia, ci penso io”. Caduto il tovagliolo? ma se non si era mai alzato!

    In quel momento arrivò il cameriere per portare i secondi di carne e si posizionò tra mia moglie e mio cognato per lasciare il piatto a mia moglie, vidi il cameriere guardare per terra e poi alzare lo sguardo sorpreso. Vidi mia moglie arrossire e mio cognato sorridere mentre si rialzava mettendosi qualcosa nella tasca dei pantaloni. “effettivamente mi era caduto il fazzoletto dalla tasca”.

    Rimasi senza parole. Altro che fazzoletto. Quelle erano le mutandine di mia moglie!

    Guardai mia cognata che nel frattempo aveva ricevuto il suo piatto e sembrava non essersi accorta di nulla.

    Finimmo la nostra cena e mentre le donne si portavano all’esterno per fumarsi una sigaretta, io e mio cognato andammo alla cassa.

    Ad attenderci c’era il cameriere di prima. Neanche a dirlo mi toccò pure pagare. Il cameriere incassò i soldi e ci salutò “grazie e….” nel gesto di avvicinarsi a mio cognato abbassando la voce “…se posso, complimenti per la signora” “di nulla” rispose mio cognato “comunque non è la mia ma sua moglie!” indica domi con la testa e schiacciandogli l’occhio.

    Non ci potevo credere, diventai rosso e abbassando lo sguardo mi diressi velocemente verso l’uscita, per la prima volta sapevo cosa volesse dire sentirsi cornuto e umiliato pubblicamente.
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    Arvin Sloane
    Post: 25
    Città: ACCIANO
    Età: 52
    Sesso: Maschile
    CITTADINO
    00 04/12/2011 23:59
    bellissimo
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    andrea_rd
    Post: 66
    Città: MILANO
    Età: 43
    Sesso: Maschile
    CITTADINO
    00 11/01/2012 11:12
    molto bello
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    velluto62
    Post: 25
    Città: GROSSETO
    Età: 61
    Sesso: Maschile
    CITTADINO
    00 13/01/2012 18:23
    effettivamente bello, ma anche umiliante
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    bill076
    Post: 26
    Città: ROMA
    Età: 48
    Sesso: Maschile
    CITTADINO
    00 03/02/2012 23:09
    Bello, ma quando continui???
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    antoniosessantotto
    Post: 9
    Città: ROMA
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    CITTADINO
    00 02/01/2015 14:13
    sto aspettando che tu continui a scrivere
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    antoniosessantotto
    Post: 9
    Città: ROMA
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    CITTADINO
    00 02/01/2015 14:13