Antica Grecia

Concorso - Vacanze separate

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    DrLoki
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    Città: PADOVA
    Età: 48
    Sesso: Maschile
    DIVINITA'
    URANO
    00 11/09/2008 19:28
    Prima della partenza
    È già da qualche anno che ho fantasie cuckold, fantasie in cui immagino mia moglie sottomessa ad un uomo capace di piegare la sua volontà e renderla troia come io non sono mai riuscito a fare.
    Non ho mai cercato di nascondere le tracce delle mie scorribande sul web nella malcelata speranza che la mia meravigliosa consorte si accorgesse di tutto e stuzzicata da queste letture mi rendessi cornuto, ma mai, mai avrei creduto potesse accadere quanto vi racconterò.
    Conviviamo da sette anni ormai e qualche volta durante i nostri rapporti cercavo di instillarle qualche fantasia, ma senza successo.
    Ad aprile cambiai lavoro e per questo motivo, per la prima volta da quando ci siamo conosciuti, non avremmo potuto trascorrere le ferie assieme. Le dissi che però per me non era un problema se lei avesse voluto prendersi una vacanza senza di me, anzi, che la vedevo stanca e stressata e un po’ di villeggiatura le avrebbe giovato.
    Inizialmente si oppose, ma io continuai ad insistere e un giorno di fine maggio mi disse che se glielo avessi ripetuto ancora una volta sarebbe andata in Puglia assieme alla sua migliore amica in un posto che lei conosceva.
    Insistetti ancora una volta e uno strano sorriso trionfante le si dipinse in volto.
    Un paio di settimane più tardi, mentre eravamo sdraiati a letto, sudati per il rapporto appena concluso, esordì:
    « Senti Luca, non sarai geloso che sarò per due intere settimane lontano da te? »
    « Dici che dovrei? »
    « Beh, sai… Lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Inoltre dicono che gli uomini del sud sono così caldi… »
    «… e tu sei così bella… in effetti si, ho tutti i motivi di essere geloso, ma la cosa che voglio più di tutto è che tu ti rilassi e che ti diverta! »
    « Se è questo che vuoi, allora non mi farò mancare nulla, amore mio - mi disse dandomi un dolcissimo bacio – quindi per prima cosa andrò a fare un po’ di shopping e tu farai il bravo maritino e mi pagherai tutto tutto tutto quello che prenderò»
    « Mi vuoi spennare? »
    « Amore, mica posso andar in giro nuda! »
    A quel punto mi sfuggì un «Magari», lei mi guardò un po’ stupita, poi ribatté.
    « Sei sempre il solito! Prima o poi mi stancherò di sentirti ripetere che mi vorresti vedere tra le braccia di un altro e a quel punto te ne pentirai! », si alzò stizzita e si chiuse in bagno.
    Il sabato successivo andammo a far shopping. Mentre eravamo in macchina, tenendomi come fa spesso una mano sulla coscia, mi disse che si sentiva proprio in vena di far acquisti e per farmi pagare il fatto che le avevo risposto “magari” l’altra sera avrebbe preso in considerazione solo cose sexy.
    Mi fece andare in un centro commerciale nuovo, in cui non eravamo mai stati, abbastanza distante da casa nostra con la scusa che era meglio per me non avere a che fare con persone conosciute, “scandalosamente” con una lunga carezza fino a raggiungermi e stringermi il pacco, inevitabilmente duro.
    Notando la cosa, si girò fingendo stupore e mi confessò con una voce furbetta che le piaceva sapere che avevo il cazzo duro e che avrebbe fatto il possibile per tenermi in quello stato tutto il giorno. La cosa stranamente suonò quasi minacciosa.
    Mantenne comunque la promessa, perché al centro commerciale si comportò come mai prima d’ora, scegliendo solo cose attillate o trasparenti o piccolissime, quando non tutte queste cose assieme!
    Dal momento che ero io lo sponsor, lasciava sempre a me il compito di scegliere tra due capi che mi proponeva, ma solo dopo averglieli visti addosso.
    Uscì dal camerino la prima volta con una mini cortissima a balze e una canottina aderente che le lasciva scoperta la metà superiore della schiena e con uno profondo scollo a V davanti che permetteva d’intravedere il solco tra il seno. Si avvicinò sussurrandomi « Con questa addosso non mi sarà possibile portare il reggiseno, proprio come ora, spero non ti dispiaccia troppo – diede una sbirciatina all’altezza del cavallo dei pantaloni – no, direi che non ti spiace per niente, fece una piroetta che le fece alzare la gonna e tornò in camerino…
    Poco dopo fece capolino con la testa e mi chiese di tenerle una cosa, mi avvicinai, mi prese la mano e vi ripose il suo perizoma, subito dopo chiuse la tenda.
    Avevo il batticuore, sentivo persino il mio cazzo pulsare dall’eccitazione e… e… sembrava che le mie facoltà verbali si fossero annullate.
    Quando riaprì la tenda portava dei jeans attillati a vita bassa e un top che si chiudeva con un elastico subito sotto il seno, lasciandole il pancino scoperto. Uscì e fece una giravolta, poi con un tono di voce sostenuto, cosicché chiunque era nelle vicinanze poté udirla chiaramente:
    « Amore, dimmi una cosa, se mi siedo o mi abbasso così – e si accucciò fino a sedersi sui talloni – mi si vede dietro? »
    Ci furono molti sguardi che come il mio poterono vedere il suo delizioso culo mostrarsi senza intimo.
    Velocemente le feci alzare imbarazzato degli sguardi che attirava e le dissi all’orecchio che le si vedeva tutto.
    E lei mi rispose allo stesso modo che non desidera nulla di meno, poi ancora si avviò nel camerino.
    Ancora una volta fece capolino, mi avvicinai e lei sottovoce:
    « Adesso sono qui dentro completamente nuda, le mie misure le sai, muoviti a trovarmi dei vestiti. Non devono essere meno indecenti di quelli che hai visto. Dai, va! »
    Tornai poco dopo e scostai leggermente la tenda, trovandola che si stava toccando. Mi guardò e mi disse:
    « Ah, sei tu ».
    Deve avermi visto sbigottito, quindi continuò « maddai che scherzo, che faccia che hai fatto, ahahah, troppo buffo… Passami i vestiti dai. »
    Provo non so quante cose e ogni volta mi stuzzicava con qualche commento sussurrato tipo « chissà come sbaveranno vedendomi vestita così in Puglia » oppure « Guardale quelle che faccia fanno, penseranno che sono proprio una troietta ed invece o faccio solo per te… »
    Presi i vestiti, passammo ai costumi.
    Ne prese tre, con i relativi pareo, tutti sgambatissimi.
    « Amore, senti, se quest’anno vorrei tanto poter prendere il sole in topless »
    « Ma non l’hai mai preso il sole in topless con me… »
    « Appunto amore, è proprio perché non ci sei che la cosa si fa più divertente… dai, su, non fare il broncio che così perdi tutto il tuo fascino da macho. »
    Sentirla parlare così mi fece venire un groppo in gola, una cosa mai provata prima, ma allo stesso modo mi sentivo il fuoco addosso, un’eccitazione pazzesca.
    Quando tornammo a casa la scopai ferocemente come mai prima. La chiamai troia, puttana ed ad ogni insulto lei godeva ancora di più, ogni epiteto era salutato dal suo sguardo voglioso come una sferzata di piacere e mi sfidava ad essere ancora più pesante, sia col linguaggio che con il cazzo.

    Le giornate successive, fino ad una settimana dalla partenza, fu un crescendo di provocazioni sempre più sfacciate che culminavano in rapporti impetuosi. Quand’eravamo assieme, a casa ma soprattutto in giro, mi teneva costantemente in uno stato di eccitazione irrefrenabile sussurrandomi frasi sconce all’orecchio o carezzandomi appena ce n’era l’occasione, ma quand’anche non avesse fatto nulla di tutto ciò sarei stato comunque in tiro per il suo modo di vestire e atteggiarsi.
    La sua presenza inoltre si estendeva anche quando non eravamo vicini inviandomi ogni tanto qualche messaggino stuzzicante o qualche foto.
    Ricordo in particolare un giorno in cui mi scrisse che erano arrivati degli operai per fare dei lavori di manutenzione all’aria condizionata e che erano dei fighi incredibili, che le ragazze lì facevano a gara a chi riusciva a catturare più sguardi e lei non voleva essere seconda a nessuna, poco dopo mi mandò una foto di come erano ridotti i suoi slip dall’eccitazione che provava a provocarli. La foto raffigurava degli slip tutti arrotolati sul fondo di un cestino.
    Le scrisse e poi la chiamai per avere altri dettagli e spiegazioni, ma non rispose lasciandomi tutto il giorno con il groppo in gola ed il cazzo in tiro.
    La sera rientrò dopo di me alla solita ora, aveva l’aria furbetta e la subissai di domande, lei mi rispose che non aveva fatto niente di particolare, che non mi aveva risposto semplicemente per tenermi in tensione, e qui mi toccò il cazzo, e per vedere l’effetto che mi faceva.
    « A quanto fare tenerti sulle spine ti fa proprio bene a sentire com’è duro il tuo paletto! Amore mio, sapere di avere tutto questo potere su di te mi sta mettendo in testa delle strane idee e faccio sempre più fatica a tenermi dal metterle in pratica. »
    « Che idee… »
    « Idee perverse amore mio, così perverse che non ho neanche il coraggio di confessare e che sono sicura ti spaccherebbero il cuore, ti farebbero soffrire da cani… »
    « … »
    « Si amore, lo so bene che il cazzo ti si alza, ma so anche di come ti senti frustrato quando faccio la troietta, ti ho sentito perfino piangere mentre sognavi che ti lasciavo… »
    « Cosa? »
    « Qualche sera fa singhiozzavi così forte che mi hai svegliato e parlavi nel sonno, non si capiva quasi niente se non “Giada non mi lasciare, faccio quello che vuoi ma non mi lasciare” »
    In quel momento mi sentii nudo e provai un imbarazzo profondo.
    « Luca, io ti amo, queste ultime settimane stanno venendo a galla un po’ di cose, non so, averti accanto quando faccio la civetta, stuzzicarti, tenerti in pugno mi piace da matti, ma non voglio passare il segno, qualsiasi esso sia. Oggi ho voluto provare una cosa, ovvero come saresti rimasto a casa mentre io ero lontana da te. So che ho questo potere su di te, anche se ancora non lo so bene usare e soprattutto non so quanto sia forte… ma… vedi… sei tu che me lo dai… senza di te non avrei nulla, non mi divertirei. Quindi che non ti passi neanche per l’anticamera del cervello che non ti ami o che abbia intenzione di lasciarti » e concluse questa cosa un dolcissimo bacio.
    Questa tendenza a fare qualcosa che potesse farmi stare male però aumentò.
    Decidemmo una domenica di andare a vedere un grande mercato dalle parti di Vicenza e poi ti trascorrere il pomeriggio e la sera sul lago di Garda.
    Tra le innumerevoli bancarelle c’era esposta molta roba bella ed economica, per cui ci venne voglia di prenderci qualcosa da vestire. Ancora una volta Giada cominciò a fare l’esibizionista, lasciando sbadatamente la tendina semi aperta mentre provava gli abiti e quando usciva chiedeva maliziosamente il parere dei commessi asserendo loro che io ero un autentico incapace in fatto di abbinamento, come in altre cose.
    Se al centro commerciale mi aveva coinvolto in prima persona nel gioco rendendomi complice delle sue malefatte, in quest’occasione m’ignorava bellamente facendo la civetta con i commessi o mi prendeva in giro di me davanti a loro.
    Notai che sembrava farsi maggiormente beffe di me ed essere più civetta con gli uomini più maturi e brutti, calvi, con la pancia, che la guardavano lascivamente.
    Quando tra un banchetto ed un altro glielo feci notare, mi disse:
    « Dai amore, non devi essere geloso, tanto gliela faccio intravedere, lo sai che la do solo a te. Fammi divertire un po’ »
    « So, ma sei offensiva cazzo, mi fai passare per uno sfigato »
    « Anche questo fa parte del mio divertimento sai, sei così bello quando sei tutto offeso! »
    Lì comincia a scaldarmi e dopo poco ce ne andammo.
    Andammo quindi al lago e dopo pranzo mi chiese di portarla in un parco.
    Questo scombinò un po’ i miei piani, ma non ci volle molto per trovarne uno, tra l’altro piuttosto grande.
    Camminammo un po’ e poi ci sedemmo in una panchina.
    « Senti amore, una volta mi hai detto che se stai con il cazzo dritto per tanto tempo poi ti fanno male le palle »
    « Si è vero, e ultimamente mi succede spesso »
    « Eh si, lo so, ultimamente sono proprio una birichina. Ma senti adesso ti fanno male? »
    « No, ora no »
    « Ah bene, perché vorrei fare un esperimento ».
    Si alzò in piedi, mi allargo le gambe, si mise davanti a me e pose un piedino scalzo proprio sotto il cavallo dei pantaloni. Appoggio il tallone sulla panchina mentre con la parte anteriore del piede cominciò ad accarezzarmi il pacco.
    « Ti piace amore mio? »
    « Si tesoro, continua, ma cos’hai mente? »
    Continuò il suo massaggio quanto basta che il mio cazzo s’indurisse, poi cominciò a calcare il peso sulle palle.
    « Ehi, così mi fai male! »
    « Si, lo so, ma aspetta. Ti fa così male quando non vieni? »
    « No, di più, - e intanto calpestava sempre più forte - ma basta, no, ah cazzo, mi stai pestando i coglioni »
    « così? »
    « Si si così, ahhhh basta »
    E a quel punto portò a terra il piede e tornò a sedersi accanto a me.
    « Allora ti fa proprio male quando non ti puoi sfogare »
    « Eh, si. Ti dirò di più, mi è capitato qualche volta che sentivo così male che non capivo se venisse solo da lì, sentivo dolore fino alla pancia. »
    « Ma daiii, non ci credo. Dici sul serio? »
    « Giuro! Ma senti, visto che mi hai fatto male, ora dovresti ricompensarmi »
    « Si, come no! Non ci penso proprio »
    Ci rimasi malissimo e lei incalzò
    « Senti, oggi mi stavo divertendo e tu hai fatto il coglione e mi hai portato via. Col cazzo che ti faccio divertire! »
    « ma… »
    « e ringraziami che non ti ho tirato un calcio sulle palle, stronzo che non sei altro. » urlo, rabbiosa come una bestia.
    Si alzò e cominciò a tornare indietro.
    Fece una ventina di passi mentre io rimasi immobile a osservarla, assolutamente basito davanti a questa reazione che non era da lei, poi torno indietro si mise davanti a me e mi accorsi che stava piangendo.
    Le alzai il viso e lei:
    « Scusami… scusami amore mio… Come fai a stare con me dopo che ti tratto così, dopo che insulto e ti faccio male perché non mi hai fatto fare la zoccola… scusami… »
    E chiese scusa un’altra infinità di volte mentre l’abbracciavo e poi ce ne tornavamo verso l’automobile.
    Quella sera volle che andassimo in un ristorante romantico e lì non staccò mai il suo sguardo da me.
    Tornati a casa mi fece sdraiare e si dedico a me in un modo… mi bacio, mi massaggiò, mi succhiò e poi volle essere presa e mentre entravo in lei mi continuava a ripetere “perdonami” ed io “ti amo”.
    Fu dolcissimo e bellissimo.
    Una settimana prima della partenza le venne il ciclo e smettemmo di fare l’amore, anche nei giorni successivi non avemmo rapporti perché prima della ferie era oberata dal lavoro e tornava a casa stanca. Era facilmente irritabile e più volte l’avevo vista persa nei suoi pensieri e quando le chiedevo cos’aveva mi rispondeva che era stanca e non vedeva l’ora che arrivasse il giorno della partenza.
    Domenica sera preparò le valigie.
    Stranamente non stava mettendo i vestitini che avevamo acquistato assieme e le chiesi il perché.
    « Non li metto perché dubito che mi serviranno. Tu mica sarai lì con me! – la guardai stupito – Ma pensavi veramente che mi sarei messa dei vestiti del genere in vacanza senza di te?!? Mi ritroverei piena di mosconi intorno, per non parlare che essendo solo due ragazze potremmo rischiare grosso… Mica voglio farmi stuprare io! Mi sembri deluso»
    « Beh, sai, sapere che te ne andavi in giro così mi ha eccitato, non sai che film mi sono fatto in testa, ma hai ragione tu tesoro, lì poi se vedono una donna così vestita chissà cosa pensano… scusami »
    « Si, chissà che film ti sei fatto – rispose acida – Questa è una semplice vacanza con un’amica, sole, mare, qualche libro e tanto relax, punto! »
    Finì di fare la valigia e poi « Vado a letto, domani il viaggio sarà stancante e mi dovrò alzare presto. »
    Detto fatto, spense la luce e si addormentò.
    [Modificato da DrLoki 28/09/2008 18:52]

    URANO

    Divinità non si nasce, si diventa.

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    DrLoki
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    DIVINITA'
    URANO
    00 12/09/2008 09:42
    Ah, naturalmente sono graditi commenti e critiche

    URANO

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    fantasy1
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    PROMETEO
    00 12/09/2008 09:52
    Complimenti...un pò forte, ma scrivi benissimo.....

    Prometeo
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    zio-sandro
    Post: 89
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    CITTADINO
    00 12/09/2008 10:19
    molti complimenti, penso sia una cosa molto relae quella che scrivi, magari un po romanzata ma ...relae. Le donne si eccitano da morire quando capiscono che tu sei disposto a tutto pe loro......ma sono anche intelligenti (a differenza di noi maschioetti che diopensiamo spesso troppo dal cazzo) da sapere dove c'è il limite....Donne.....sono la cosa più bella che la vita ci potesse regalare.
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    max54gazza
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    Sesso: Maschile
    CITTADINO
    00 12/09/2008 10:44
    complimenti mi ha caricato alla grande.......non vedo l'ora che la vacanza abbia inizio........
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    vatteronig
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    GIAPETO
    00 12/09/2008 11:15
    Bel racconto, mi piace, scorre bene e la tensione rimane alta. [SM=g28002]

    Giapeto
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    otrebor.54
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    Città: NORCIA
    Età: 70
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    CITTADINO
    00 12/09/2008 15:14
    E' veramente molto intrigante. Sono d'accordo, non vediamo l'ora che la vacanza cominci.....
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    DrLoki
    Post: 430
    Città: PADOVA
    Età: 48
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    DIVINITA'
    URANO
    00 12/09/2008 16:12
    Partenza
    Partì lunedì mattina sul presto, dicendomi che sarebbe passata a prendere l’amica e che sarebbero arrivate a destinazione verso il tardo pomeriggio.
    Notai che era strana, nervosa e titubante, assolutamente diversa da com’era il giorno prima, ma attribuii la cosa al fatto che sarebbe andata in ferie senza di me o che non sapeva bene cosa l’attendeva dal momento che il luogo di villeggiatura era stato deciso dalla sua amica ed era nel sud Italia, dove non era mai stata.
    L’aiutai a caricare le valige e le borse in macchina e partì. Caricò anche il suo computer portatile.
    La chiamai verso mezzogiorno, ma non rispose. Rimasi un po’ turbato, ma pensi che magari stava mangiando, o stava dormendo mentre guidava la sua amica, o chennesò… magari ancora giocando.
    Feci fatica a concentrarmi sul lavoro, e mentre tornavo a casa la chiamai nuovamente più e più volte, senza ottenere risposta , eppure il cellulare era acceso! A quell’ora dovevano essere già arrivate da un po’. Mi preparai un panino, provai a richiamarla ancora ed trovai il cellulare spento. Mi sentii gelare il sangue! Non mi rispondeva… non sapevo che fare, il numero della sua amica non ce l’avevo.
    Cercai di distrarmi, di pensare ad altro, ma la mente continuava a vorticare sul fatto che non l’avevo ancora sentita e che a quanto pare lei non voleva sentire me. Impossibile che tirasse la corda così tanto sapendo quanto stavo male. Glielo scrissi, “Perché mi ignori, sto male, chiamami appena puoi.” Suonava tremendamente piagnucolante, ma cazzo, così stavo!
    Faticosamente presi sonno e verso le due mi arrivò un suo messaggio: “Va tutto benissimo, anzi, non potrebbe andare meglio. Quando ho letto che stai male perché ti ignoro m’è venuta una deliziosa fitta alla fica. Non mi cercare, è inutile. Avrai presto notizie di me, ti amo.”
    Rimasi A L L I B I T O
    Sentii una scarica di adrenalina incredibile che mi tolse il fiato e il sonno. Provai subito a chiamarla, ma il cellulare era già spento. Rilessi il messaggio un’infinità di volte cercando di capire cosa si nascondeva tra le righe, cosa stava succedendo…
    Non riuscii più a prendere sonno e come uno zombi andai al lavoro.
    Feci il mio lavoro automaticamente, ma ero senza ombra di dubbio assolutamente rincoglionito e dalla stanchezza e dai pensieri che si aggrovigliavano nella mente senza soluzione di continuità.
    Provai ancora a chiamare, ma il telefonino era sempre spento. Le scrissi anche qualche messaggio piuttosto freneticamente, che la odiavo, che la volevo, che mi mancava, sei una grandissima stronza, questo silenzio mi fa morire, dimmelo in faccia se mi devi lasciare…
    Dopo quella penosa giornata tornai finalmente a casa.
    Un’ora dopo suona il campanello, apro la porta e mi trovo davanti Monica, l’amica che in quel momento avrebbe dovuto essere assieme a mia moglie.
    « Ma che cos’hai, sembra che hai visto un fantasma » mi fa
    « Ma… ma tu non dovresti essere con Giada, che ci fa qui… »
    « Senti io non so niente, Giada mi ha dato questa busta l’altro giorno e mi ha detto di portartela a casa oggi a quest’ora. Mi ha detto che sarebbe stata una specie di sorpresa.»
    « L’altro giorno quando »
    « Ma che ne so… aspetta, giovedì, giovedì abbiamo fatto colazione assieme e me l’ha data. »
    Io ero imbambolato.
    « Senti, questa è la busta, io devo andare… Ma sei sicuro di stare bene, c’hai ‘na faccia… »
    « No no, sto bene, grazie… »
    Prendo la busta, la saluto e torno in casa.
    La apro.
    Dentro non c’è quasi niente… quasi: trovo una memory stick da un giga, come un pazzo vado a prendere l’adattatore e non c’è; se l’è portato via Giada assieme alla macchina fotografica.
    Esco e vado al più vicino centro commerciale, lo compro e torno a casa come una furia.
    Accendo il computer, attacco l’adattatore e infilo la memoria.
    Dentro c’è un solo file, un filmato.
    Lo avvio.
    Vedo Giada, seduta sul bordo del nostro letto con i gomiti appoggiati alle ginocchia, con addosso solo dell’intimo.
    « Ciao amore, se stai vedendo questo filmato significa che alla fin fine ho deciso di realizzare il mio piano.
    Se in queste ore hai pensato che sono una stronza, hai ragione.
    Se in queste ore hai pensato che sono una troia, hai super ragione».
    Dopodiché si erge, si tira indietro nel letto fino ad appoggiare la schiena sullo schienale del letto, con le gambe strette e flesse e le piante dei suoi piedi nudi ben appoggiate sulle lenzuola.
    « In questo ultimo periodo ho cominciato a giocare e la tua reazione mi ha sorpreso perché non mi hai mai fermato, non solo, ho scoperto che mi piace da morire fare la seduttrice, fare la troietta esibizionista, farti stare con il cazzo in tiro tutto il giorno… e poi ho scoperto la cosa più eccitante di tutte: mi piace fare la stronza con te, sapere che anche se il tuo cazzo è duro dentro di te stai male. Questo potere è veramente inebriante! Ma ti rendi conto che quando ti vedo afflitto per causa mia mi sento sciogliere la fica?!?»
    Vidi scivolare le sue mani all’altezza del pube, non potevo vedere cosa stesse facendo perché erano nascoste dalle gambe, ma potevo intuirlo.
    « Sono già tutta bagnata, mhmmmm, sto registrando questo filmato martedì mattina, stasera probabilmente avrò il ciclo, ma se anche così non fosse per me comincerà una settimana di astinenza… voglio partire da qui piena di voglia lunedì. Questo significa che sarà astinenza anche per te! Devo ancora pensare a come farti andare in bianco tutte le sere, non so se dovrò fingermi esausta dal lavoro o se stuzzicarti come al solito o addirittura di più, per poi negarmi. Il fatto è che se ti stuzzico troppo poi magari ti soddisferai da solo, cosa che voglio evitare nel modo più assoluto. »
    « Ora ti racconto cos’ho programmato per la mia vacanza. Ho messo un annuncio in uno dei tanti siti che tu vai occasionalmente a guardare. È facile che tu l’abbia anche letto senza peraltro ricondurlo a me. Il testo era del tipo “Giovane femmina offre il proprio corpo per 2 settimane all’uomo che maggiormente saprà stuzzicare le sue fantasie. Ella s’impegnerà a tradurle in realtà.” Mi risposero in tantissimi, ma tra tutti questi scelsi Adriano. Perché ti chiederai? Perché tra tutti si è dimostrato il più acuto a captare i miei pensieri, perché ha saputo guidarmi facendomi vedere per la prima volta quello che sono e che voglio e allo stesso tempo consigliarmi su come fare con te. Perché è perverso e ha delle fantasie da maniaco. Perché mi fa paura e allo stesso tempo mi attrae in un modo sconosciuto. »
    « Tra otto giorni mi metterò nelle sue mani. Mi ha promesso che saranno 2 settimane deliziose e terribili, per me. Quanto a te amore mio, credo saranno solo terribili. »
    « Sai, mi sono chiesta più volte se sto facendo la cosa giusta. L’ultimo periodo ti ho messo alla prova, ho cercato di capire fin dove potevo spingermi, ma poi ho deciso che così non mi andava bene, non volevo fossero i tuoi limiti a vincolarmi, voglio sentirmi libera di fare quello che mi pare indipendentemente da quanto potrai starci male tu. »
    « Ora devo proprio venire, guardami, guarda quanto troia sono » , allargò le gambe e cominciò a masturbarsi con veemenza, sospirando e insultandosi sempre più pesantemente.
    Il peso di un macigno mi straziava il cuore, ma anche il mio cazzo si era fatto duro come la pietra davanti a quello spettacolo.
    Quando finalmente venne si alzò, si avvicinò allo schermo fino a che tutto il suo volto non fu in primo piano e disse:
    « Se ci tieni a vedere cosa mi succederà mandami un messaggio con su scritto “Voglio sapere” e preparati a vedere il peggio di me. Se non vorrai capirò, ti amo. »
    [Modificato da DrLoki 28/09/2008 18:52]

    URANO

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    vatteronig
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    DIVINITA'
    GIAPETO
    00 12/09/2008 16:47
    Umh!!!! un pò di suspence non guasta mai!! [SM=g27997]

    Giapeto
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    otrebor.54
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    Città: NORCIA
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    CITTADINO
    00 16/09/2008 16:13
    continua cosi, sei un grande!
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    DrLoki
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    Città: PADOVA
    Età: 48
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    URANO
    00 16/09/2008 21:05
    Il contatto
    Ci sono situazioni alle quali non puoi essere preparato, situazioni così al di là, così al limite che ti lasciano dentro un senso di vuoto, come un immenso vortice che si porta via ogni pensiero, ogni logica.
    Non fu facile prendere una decisione, mi sentivo frustrato, umiliato, abbandonato. Con che coraggio poteva dirmi che mi amava dopo aver architettato tutto questo, dopo avermi preso per il culo e dopo aver deciso che si sarebbe data alla pazza gioia in mia assenza. Però… però quella era sempre stata la mia fantasia! In un certo senso anch’io avevo la mia colpa se le cose avevano preso quella direzione.
    Non fu facile neppure scrivere quel messaggio, le mie mani tremavano e scrivere quelle due parole m’impegnarono come avessi dovuto scrivere un romanzo.
    Ma lo scrissi. E lo inviai. E attesi.
    Mezz’ora dopo, una lentissima angosciante mezz’ora, arrivò la sua risposta: “Finalmente! Cercami su skype. Questo è il mio nick: xxxxxxxxxxx”
    Mi collegai in un lampo e aggiunsi quel contatto.
    G – Ciao
    G – a quanto pare ha prevalso l’amore
    G – o la curiosità
    L – non so ancora dirti cos’ha prevalso
    L – dove sei?
    L – cos’è successo da quando sei andata via?
    G – ti racconto tutto,
    G – non ti posso parlare, ma se vuoi mi puoi vedere
    Aprii la video conferenza e la vidi. Innanzitutto capii perché scrisse di non poter parlare, aveva una pallina in bocca e vedevo rivoli di saliva colarle giù dal mento.
    Era tutto in penombra, si faceva fatica a distinguerla.
    G – capisci come sono messa?
    L – non tanto, vedo delle manette
    L – e un bastone
    G – si, sono legata
    G – ho le caviglie legate alla sedia
    G – e anche le cosce e il busto è legato
    G – e sono ammanettata
    G – Adriano ha messo questo bastone che è attaccato al tavolo
    G – e che è collegato alle manette
    G – in questo modo non posso togliere le mani dal tavolo.
    G – poi ho la gagball in bocca
    G – un vibratore nella figa
    G – e un plug nel culo.
    G – sono 3 ore che sono seduta così
    G – ed è da questa mattina che ho il plug nel culo
    G – Adriano ha detto che me lo vuole allargare
    L – perché sei seduta così al computer?
    G – Adriano mi ha dato da fare dei compiti
    G – devo aggiornare il blog
    G – scrivere agli altri due
    L – quali altri due
    G – non c’è solo Adriano
    G – sono 3 quelli che io ho deciso di tenere dall’annuncio
    G – e Adriano vuole che li tenga aggiornati, che continui a scrivergli.
    L – dov’è sto blog, lo voglio leggere anch’io
    G – si, ma non ora
    G – prima che tu legga il blog
    G – voglio che tu legga la mia posta
    G – non tutta
    G – voglio che tu vada per ordine
    G – te la inoltro io
    G – un po’ alla volta
    Vidi che Giulia si muoveva sulla sedia, che sussultava
    L – cos’hai?
    G – è Adriano
    G – può comandare il vibratore a distanza
    G – sa che ti sto scrivendo
    G – può leggere tutto
    G – e vuole farmi venire davanti a te
    Smise di scrivere e cominciò a mugulare sempre più forte, sempre più forte finché non venne con un orgasmo pazzesco, aveva le convulsioni.
    Attesi che si riprendesse.
    L – Tutto bene?
    G – è un bastardo
    G – usa questo attrezzo per farmi venire che è potentissimo.
    G – mi tiene sempre stimolata e ogni tanto mi fa venire…
    G – è davvero un perverso
    G – ed un genio
    G – mi tratta da troia
    G – e mi piace
    Poi si ferma
    G – mi ha ordinato di smettere di scriverti
    G – ed io ubbidirò
    G – a malincuore
    G – ma ci tengo a ubbidire
    G – e se mi sto dilungando
    G – è perché lui può vederlo
    G – e quindi mi punirà
    G – mi farà male!
    G – tanto male
    G – perché sa che nessuno mi può salvare
    E parte un’altra scarica, la vedo dimenarsi sulla sedia e mugolare, infine si chiuse la connessione.
    Provai a chiamarla, a ricontattarla, niente.
    Rimasi in attesa di un suo cenno per qualche ora, poi provai a dormire ed incredibilmente ci riuscii.
    La mattina mi svegliai presto, di soprassalto quasi, controllai la posta e vidi un sacco di mail, tutte proveniente dall’indirizzo tua15gg@xxxxxxxx le risposte al suo annuncio, eppoi le risposte alle risposte.
    Ne lessi un po’, poi guardai l’ultima e vidi che non era un forward, ma una mail indirizzata a me.
    Era stata scritta alle quattro, quindi tre ore prima.
    [Modificato da DrLoki 28/09/2008 18:53]

    URANO

    Divinità non si nasce, si diventa.

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    cnssmn
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    DIVINITA'
    OMERO
    00 16/09/2008 23:36
    Spettacolare, davvero spettacolare!!
    Il tuo scritto Loki mi piace davvero moltissimo, hai un talento nel raccontare che è davvero raro.
    Il racconto erotico infatti è un genere piuttosto difficile che richiede allo scrittore di creare una tensione continua, un pathos costante che sia in grado di non annoiare il lettore e non far scadere in breve tempo il racconto nella banalità dell'atto sessuale.
    La storia che hai abilmente raccontato riesce al meglio a fare quanto sopra e, devo ammettere, mi ha eccitato e "calamitato" come non mi succedeva davvero da molto tempo.
    Ora però viene il difficile, adesso la tua fantasia e il tuo estro ( oltre innegabilmente all'esperienza, dote necessaria nella diffcile arte del cantastorie.. ) dovranno far si che la tensione emotiva creata non scada.
    Da quello che ho letto hai tutte le carte in regola per farlo.
    Complimenti, complimenti ancora, per adesso ti meriti un bel 9!!
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    zio-sandro
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    CITTADINO
    00 17/09/2008 10:31
    Cavoli molto intrigante...voglio proprio vedere come va a finire
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    settantasei76
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    CITTADINO
    00 18/09/2008 08:44
    veramente intrigante, si si.
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    _fantasya_
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    CAPO DEGLI DEI
    ATENA
    00 18/09/2008 21:59
    concordo cn Omero....BRAVO!!!
    riesci a creare quelle "farfalle nello stomaco"..e poi Giada..Ke personaggio!!!!
    kissà cm andrà a finire.....
    ...ma il premio al vincitore qual'è???? [SM=g27995]

    Atena
    Divinità non si nasce, si diventa.

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    @crissy@
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    CITTADINO
    00 28/09/2008 08:44
    A quando il seguito!?!?
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    DrLoki
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    DIVINITA'
    URANO
    00 28/09/2008 18:55
    Le mail
    Ciao amore,
    non so cosa tu abbia fatto da questa notte, ho provato a pensarci ogni tanto e non sai quanto vorrei poterti vedere.
    In queste ultime ore Adriano mi ha tormentato di continuo (ma non ti preoccupare, a me non dispiace mica!). Mi ha lasciata solamente mezz'ora fa e ne ho approfitto per mandarti le mail che ti ho promesso e darti qualche spiegazione.
    Le mail che vedi non sono tutte, sono solo quelle delle persone che ho scartato.
    Te le ho mandate per prime perché sono quelle che hanno meno importanza per me. Quello è, come dire, il mio pubblico.
    Adriano ad un certo punto ha avuto un'idea meravigliosa: anziché perdere i contatti con queste persone, creare un mio blog privato nel quale loro posso leggere e commentare.
    Così ho fatto. Esiste un blog nel quale ho raccontato le cose che facevo con te e senza di te, i miei pensieri e desideri e nel quale raccoglievo i commenti del mio pubblico.
    Nel blog ci sono anche delle foto di me... sai quei vestitini indecenti che abbiamo preso insieme? Li ho usati diverse volte senza di te.
    Come ti ho detto sono stati selezionati tre uomini.
    Di uno già ti ho detto, è Adriano.
    Il secondo è Matteo, è della nostra città. Lui è stato l'occhio di Adriano per tutto quest'ultimo mese: mi ha fatto moltissime foto e sotto indicazioni di Adriano mi ha fatto fare la zoccola più di quanto ho mai fatto con te. Ma non temere, non ti ho tradito con lui, non l'ho mai né baciato né toccato nelle parti basse, almeno non senza pantaloni. Non abbiamo mai fatto sesso anche se più volte mi ha fatto sentire davvero una troia. Non ti ho fatto cornuto con lui... A dirla proprio tutta amore mio, ad oggi ancora non ti cornificato con nessuno.
    Non so come tu posso prendere questa notizia.
    Se bene, meglio che smetti di leggere qua.


    Ma secondo me non smetterai di leggere, per cui mettiti l'animo in pace, io sono qua per farti le corna.
    Io son qua perché Adriano mi deve trasformare in una sweet perfetta, nella moglie che ogni cuck desidera.
    Infine sono qua perché sono AFFAMATA delle sensazioni e del sesso che Adriano può darmi.

    Ora vado a dormire, sono esausta.
    Buonanotte, Ti amo.

    P.S.
    Quelle mail erano pronte da mesi, ripulite di ogni informazione che tu possa usare per trovare i mittenti.
    Non romperti la testa su come scoprire chi sono, sarebbe inutile.
    Non darti neanche la pena di scrivergli, non ti risponderanno.


    Il blog, mi aveva scritto quella lettera e non mi aveva rivelato l'indirizzo del blog... Cazzo.
    Cominciai a leggere le mail che mi aveva inoltrato, di gente di tutti i tipi, piene di foto di cazzi, di promesse, di fantasie.
    E le risposte di lei, suadenti. Mai risultava infastidita dalle proposte e dagli insulti, semmai divertita o addirittura attratta da tutto ciò.
    Continuai a leggerle anche durante il lavoro, prendendomi molte più pause di quando avrei dovuto e saltando anche il pranzo.
    Tornai a casa che ancora non le avevo lette tutte e finora non avevo trovato l'indirizzo del blog.
    Del resto quell'indirizzo non c'era affatto perché ogni ricerca sul testo delle mail non mi fornì nessun risultato.
    Il cellulare di Giada risultava spento ed non era presente su skype.
    Di nuovo chiuso al di fuori della sua vita.
    Stronza.
    Eppure... eppure nelle mail che scriveva agli altri parlava di me, di come fossi l'uomo della sua vita e che lei non cercava un'altra storia o una storia parallela, ma solo una vacanza particolare per fare un regalo a se stessa e soprattutto a me.
    E quelle parole in mezzo a quel profluvio di fantasie erotiche che si facevano di mail in mail sempre più spinte erano come un balsamo per il mio cuore.
    Le mie reazioni erano paradossali: eccitato a bestia, incazzato e... innamorato come mai prima d'ora. Stavo malissimo e stavo benissimo.
    Cenai davanti al computer nell'attesa di un suo cenno, uno qualsiasi.
    Venne sotto forma di un'altra mail.
    Erano circa le otto di sera.

    Ciao amore.
    Finora non ti ho detto nulla di quello che ho fatto e subìto qui perché c'è tutto nel blog e non ha senso riscriverlo. Certo che finché non sai l'indirizzo non potrai sapere quanto io me la stai spassando.
    Pensa amore, tutte quelle persone di cui hai letto sanno cosa sto facendo e tu no. Tutte quelle persone in questi ultimi giorni hanno potuto vedere come mi contorcevo e sentire le mie grida di godimento e tu no.
    E' come se il mio adorato maritino fosse l'ultimo tra tutti gli uomini.
    Adriano è di la che mi sta aspettando assieme a Eveline, per cui devo proprio andare, ma prima voglio darti una notizia: Adriano ha detto che è ora!
    Ti amo, a presto.

    P.S.
    Ti mando una foto di Eveline e me


    In allegato c'era una fotografia che ritraeva una donna nuda, sdraiata di schiena a terra con gambe e braccia aperte.
    Sul suo viso era praticamente seduta un'altra donna, anch'essa nuda che teneva i piedi sulla pancia della prima e che si sosteneva tenendosi a delle corde che pendevano dall'alto. La seconda donna era ben visibile in viso e non era mia moglie.

    URANO

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    ASCLEPIO
    00 28/09/2008 21:12
    Complimenti!!
    Solo oggi ho avuto il tempo per leggertI: racconto fantastico!
    [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] !
    Provarci sempre.
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    00 29/09/2008 07:28
    DrLoky, ce ne hai messo di tempo a continuare, lo sò che sei super impeganto, ma l'attesa ne è valsa la pena!!!!!!!!! [SM=g27990] SLURP!!!! [SM=g27990] apettiamo il proseguo.

    Giapeto
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    00 29/09/2008 10:01
    Finora ho gettato le basi del racconto, ora cominceranno le scene calde che dovrebbero susseguirsi di episodio in episodio.

    Mi fanno estremamente piacere i riscontri positivi raccolti fin'ora.
    Fermo restando che la trama già ce l'ho in mente mi piacerebbe sapere come secondo voi evolverà la storia.

    URANO

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    whitefeather
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    00 29/09/2008 13:39
    evluzione della trama... a mio parere..
    Come far evolvere la trama lo deciderai solo tu, come è giusto: per parte mia, se dovessi continuare la storia (e anch'io ho nel cassetto una "Vacanze separate story") mi piacerebbe che Giada se ne facesse fare di tutti i colori, tornando a casa MOOOLTO più "disinibita" (eufemismo per "troia") di quando era partita!
    [SM=g28002]
    [Modificato da whitefeather 29/09/2008 13:40]
    Provarci sempre.
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    DrLoki
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    00 29/09/2008 14:01
    Oooooh, ma questo è pacifico! Questo è un vero è proprio romanzo di formazione, un'educazione sentimentale per sweet!
    Sono proprio i colori che mi piacerebbe definiste... Quanto stronza nei confronti del cuck, quanto sottomessa nei confronti del bull?

    URANO

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    whitefeather
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    ASCLEPIO
    00 29/09/2008 14:53
    personalmente....
    (per quel che vale...) a me non piacciono le sweet che, una volta che hanno le briglie sul collo maltrattano il loro cuck: eccheccazzo! Ti lascio libera di farti fare da tutti quelli che vuoi e così mi ricompensi? Non va bene....voglio riconoscenza, accetto di essere un pò preso in giro per le dimensioni sicuramente non paragonabili a quelle dei bull che ti sarai scelta, ma nulla di più: niente ricattini (non te lo dico a meno che....)niente umiliazioni da parte del bull, che, anzi deve essermi riconoscente di ricevere in prestito una gnoccolona come la mia sweet....e averne la massima cura!
    ripeto: questo è come lo imposterei io....ognuno poi scrive come più gli piace, ci mancherebbe altro!
    Provarci sempre.
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    tekdever
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    CITTADINO
    00 16/01/2009 11:23
    Decisamente ben scritto.

    La fantasia non coincide con la mia, ma se non fosse così non avrei sorprese a leggere.
    Spero che tu riprenda, prima o poi.
    ;-)
  • solari58
    00 10/03/2009 21:43
    Da sballo.
    Ho letto tutte le puntate.
    Dopo la prima volevo scriverti tante cose, ma ora, alla fine, le sensazioni che hai fatto provare sono veramente troppe e posso solo dirti:
    DA SBALLO.
    Piero
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